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In vista dell’estate l’Alta Badia si anima con varie escursioni e attività

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In Alta Badia (BZ) è nato un nuovo progetto che rende la montagna sempre più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che culturale, socioeconomico e gestionale. Si tratta di ATIRA – termina che in ladino significa “subito” –, una serie di incontri ed escursioni, che si svolgono ogni lunedì durante l’intera stagione estiva, concepiti per aumentare la consapevolezza di residenti e visitatori su questioni cruciali per il mantenimento di uno sviluppo territoriale sostenibile. Accompagnati da esperti locali, gli escursionisti impareranno non solo fatti affascinanti sulla montagna, ma anche come contribuire attivamente alla tutela dell’ambiente alpino.

LE ESCURSIONI E LE ATTIVITÀ

IL BOSTRICO: UN INSETTO MANGIA-ALBERI

Tra le conseguenze della tempesta Vaia del 2018 vi è la proliferazione del bostrico, un insetto che prolifera fra gli alberi abbattuti distruggendo intere distese di boschi. L’escursione in prossimità del Passo Campolongo e permette di osservare le conseguenze della tempesta sulle foreste e di apprendere come il bostrico stia influenzando l’intero ecosistema boschivo.

MICOLOGIA: LA FORESTA VISTA DAL FUNGO

In questa escursione sarà possibile osservare il bosco dal punto di vista del fungo, che funge da tramite tra ogni forma di vita nell’ecosistema forestale. L’escursione si svolge nei boschi di La Val e l’incontro con ogni fungo è il pretesto per un racconto di ecologia, biologia e chimica.

IL CONTADINO: CUSTODE DEI PRATI DI MONTAGNA

L’escursione prevede una semplice passeggiata in compagnia di un giovane contadino, custode della tradizione agricola ladina, che accompagna i partecipanti sui prati curati da lui. Grazie al giovane contadino è più facile capire come le conseguenze di una mancata cura dei prati di montagna e pascoli possa comportare importanti danni ambientali. L’attività si conclude con una visita guidata alla stalla e al fienile: qui l’ospite può osservare da vicino la vita agricola di montagna, gli animali, le attrezzature utilizzate per la falciatura e la gestione dei prati e scoprire come il fieno è raccolto, conservato e utilizzato.

ECO-HIKER: ESCURSIONI RESPONSABILI

Lo scopo di Alta Badia Eco-Hiker è quello di sensibilizzare l’escursionista alla protezione dell’ambiente delle Dolomiti. Durante gli appuntamenti di Alta Badia Eco-Hiker si avrà la possibilità di aiutare concretamente l’ambiente circostante. Ai partecipanti verranno forniti guanti, attrezzi, sacchetti e tutto l’occorrente per riportare a valle i rifiuti trovati sui prati e nei boschi, lungo il percorso.

La prenotazione alle singole attività è obbligatoria e può essere effettuata online sul sito www.altabadia.org, oppure direttamente presso gli uffici turistici dell’Alta Badia.

RENASCIÜDA: LA RINASCITA DEL BOSCO

Il 16 giugno 2024 si celebra la rinascita del bosco nei pressi del Passo Campolongo, distrutto dalla tempesta Vaia. Durante questo evento, chiunque potrà aiutare a ripristinare le cicatrici lasciate dalla terribile tempesta aiutando a piantare insieme 1.000 alberi per ripristinare questo bosco. La giornata è suddivisa in quattro fasce orarie, a partire dalle ore 10:00 alle 15:30 e ogni partecipante può scegliere la fascia oraria che preferisce. Inoltre, c’è la possibilità di partecipare a un’escursione guidata prima di ogni fascia oraria, per camminare insieme a una guida locale fino al luogo dell’evento. Per partecipare è richiesto un contributo di 10 € (a partire dai 10 anni di età) e l’iscrizione è obbligatoria online sul sito www.altabadia.org, oppure direttamente presso gli uffici informazione dell’Alta Badia.

CARLESS: IN ALTA BADIA ANCHE L’AUTO VA IN VACANZA

L’iniziativa Carless rappresenta un incentivo per gli ospiti dell’Alta Badia a non utilizzare la propria autovettura durante il soggiorno. Ai turisti che consegnano le chiavi della macchina al ricevimento della struttura ospitante e aderente all’iniziativa, e non utilizzano la propria autovettura, verrà consegnata una card che darà loro la possibilità di usufruire di alcune riduzioni di prezzo sull’utilizzo dei taxi, sulla partecipazione a escursioni ed eventi organizzati dagli uffici turistici dell’Alta Badia, nonché sull’accesso al Parco Avventura di Colfosco e al museo Museum Ursus Iadinicus.

FOOD FOREST: CIBARSI DI NATURA IN TUTTO RELAX

L’Alta Badia, in collaborazione con Etifor, ha individuato nel bosco Masisti al Passo Campolongo il luogo ideale per creare una Food Forest, una coltivazione multifunzionale, composta da alberi, piante, erbe medicinali e officinali, bacche e altri frutti di bosco. Grazie al progetto WOWnature Alta Badia, in questo bosco, quattro anni fa, è iniziato il processo di riforestazione. In questo bosco si è creata un’ottima biodiversità ed è possibile trovare gustose sorprese, tra le quali mirtilli, lamponi, fragoline di bosco, bacche di ginepro, sambuco e altre bacche e frutti.

MUOVERSI GREEN

Fa parte del progetto di mobilità sostenibile anche il servizio di E-Bike Sharing a 2000m.

Grazie all’E-Bike Sharing è possibile pedalare in tutta comodità, raggiungendo i punti panoramici della zona e i tre parchi all’interno dell’Area Movimënt a 2000m. Grazie alle biciclette elettriche, l’attività è adatta anche a un pubblico meno sportivo, che vuole semplicemente godersi il panorama dolomitico sulle due ruote. I punti dove ritirare o consegnare le bici sono ubicati presso le stazioni a monte degli impianti di risalita Col Alto, Piz La Ila e Piz Sorega. È possibile noleggiare e-bike di ultima generazione anche presso i negozi sportivi e noleggi della zona.

Per informazioni: Alta Badia – www.altabadia.org – tel.: 0471/836176-847037 – e-mail: info@altabadia.org

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Alberghi diffusi: un’innovazione turistica nel cuore dei borghi italiani

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Negli ultimi decenni il turismo ha visto l’emergere di forme ricettive in grado di coniugare ospitalità, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio locale. Tra queste, gli alberghi diffusi rappresentano una proposta innovativa che, partendo dal recupero dei borghi storici abbandonati, offre un’esperienza di soggiorno autentica e immersiva.

Gli alberghi diffusi si distinguono da una struttura alberghiera tradizionale grazie a un modello decentralizzato: le unità abitative sono dislocate in più edifici all’interno di un borgo o di un piccolo centro storico, mantenendo intatto il carattere originario degli edifici. I servizi comuni – come la reception, il ristorante, e gli spazi per eventi – sono centralizzati per garantire un’accoglienza omogenea e standard elevati, senza però compromettere l’identità e la storia di ogni singola struttura.

Le origini del concetto in Italia
Il modello dell’albergo diffuso nasce in Italia negli anni ’80 e ’90, quando la riscoperta del territorio e la necessità di recuperare centri storici abbandonati portarono amministrazioni, imprenditori e architetti a sperimentare nuove formule di ospitalità. L’obiettivo era duplice: preservare il patrimonio architettonico e culturale e, al contempo, rivitalizzare le comunità locali offrendo un’alternativa turistica sostenibile e di qualità. Questa sinergia ha trasformato piccoli borghi in destinazioni attrattive, capaci di raccontare la storia e le tradizioni del territorio in modo autentico.

Oggi il modello dell’albergo diffuso si evolve per rispondere alle esigenze del viaggiatore moderno. Le tendenze principali includono:

  • Sostenibilità ambientale e sociale: l’attenzione al recupero delle strutture storiche si sposa con pratiche eco-friendly e il supporto alle economie locali.
  • Turismo esperienziale: gli ospiti non cercano solo un luogo dove dormire, ma desiderano vivere esperienze autentiche, scoprendo itinerari culturali, enogastronomici e naturalistici legati al territorio.
  • Innovazione digitale: la gestione coordinata dei servizi e l’integrazione di tecnologie digitali permettono una personalizzazione dell’esperienza e una migliore comunicazione con il viaggiatore.
  • Recupero del tessuto storico: la trasformazione di edifici abbandonati in strutture di alta qualità rafforza il legame con la storia e l’identità del borgo.



Il successo degli alberghi diffusi risiede nella loro capacità di offrire molto più di una semplice sistemazione. Tra i motivi che li rendono così apprezzati troviamo:

  • Autenticità e identità: ogni edificio conserva la sua storia e le sue peculiarità, permettendo agli ospiti di immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali.
  • Vita comunitaria: il contatto con i residenti e la partecipazione alle attività del borgo creano un’esperienza di soggiorno genuina e personalizzata.
  • Ambiente e sostenibilità: la gestione attenta e il recupero del patrimonio architettonico favoriscono un turismo responsabile, che rispetta il territorio e ne valorizza le risorse.


Gli alberghi diffusi si caratterizzano per una serie di elementi distintivi:

  • Decentralizzazione: l’offerta ricettiva è distribuita su più edifici, favorendo la dispersione e l’integrazione con l’ambiente urbano o rurale.
  • Recupero e riutilizzo: molte strutture storiche, destinate a rimanere in silenzio, vengono riportate in vita grazie a interventi di restauro che ne conservano il fascino originario.
  • Gestione coordinata: pur nella diversità degli alloggi, i servizi comuni garantiscono standard elevati e un’esperienza uniforme per tutti gli ospiti.
  • Integrazione nel tessuto locale: gli alberghi diffusi diventano parte integrante della comunità, favorendo la ripresa economica e sociale del borgo.

Gli alberghi diffusi rappresentano molto più di un semplice modello ricettivo: sono una vera e propria filosofia di accoglienza che punta a valorizzare il territorio, la cultura e la storia. In un’epoca in cui il desiderio di autenticità e sostenibilità guida le scelte dei viaggiatori, questi progetti offrono un’esperienza unica, in cui ogni soggiorno diventa un percorso alla scoperta delle radici e delle tradizioni italiane. Un connubio vincente che, senza dubbio, continuerà a ispirare nuove generazioni di turisti e imprenditori nel panorama dell’ospitalità.

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AMA Stay: la destinazione ideale per una workation invernale tra le Dolomiti

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Incastonato nel cuore delle Dolomiti, a San Vigilio di Marebbe, AMA Stay ridefinisce il concetto di workation. Questa struttura innovativa, situata ai piedi del Plan de Corones, integra vacanza, lavoro e benessere, offrendo un’esperienza pensata per smart worker, nomadi digitali e appassionati di avventure alpine.


Lavoro e relax in perfetto equilibrio

Progettato per coniugare produttività e rigenerazione, AMA Stay mette a disposizione spazi di co-working moderni, connessione internet ad alta velocità e un ambiente ideale per la concentrazione. È una soluzione versatile, adatta a liberi professionisti, team di lavoro o famiglie.

Al termine della giornata, la spa della struttura offre un’oasi di relax con piscina riscaldata e sauna panoramica, mentre l’AMA Restaurant propone piatti che uniscono la tradizione ladina e pugliese, reinterpretati dallo chef Marco De Benedictis.

 

Un inverno tra sport e natura ai piedi delle Dolomiti

Con una stagione invernale che si estende da fine novembre a metà aprile, AMA Stay rappresenta una base strategica per vivere le Dolomiti. La cabinovia per il Plan de Corones, situata di fronte alla struttura, garantisce un accesso immediato al comprensorio sciistico più importante dell’Alto Adige, operativo dal 30 novembre 2024.Crediti Andreas Tauber



Le attività invernali includono sci alpino, sci di fondo, escursioni con le ciaspole e slittino, offrendo numerose opzioni per gli appassionati di sport e natura. Tra gli eventi principali della stagione, spicca la Ski Weltcup femminile del 21 gennaio, che si terrà sulla celebre Pista Erta, visibile direttamente da AMA Stay.

Per gli amanti dello sci di fondo, la pista St. Vigil-Pederü rappresenta un’esperienza unica. Con una lunghezza di 24 km e un dislivello di 347 metri, il percorso attraversa la Valle dell’Enneberg fino al Rifugio Pederü, regalando viste spettacolari su un paesaggio incontaminato.

Eventi culturali e musicali in un contesto internazionale

AMA Stay si distingue anche come punto d’incontro culturale. L’8 dicembre, la seconda edizione di AMA Art ha inaugurato una serie di mostre dedicate ai valori fondanti della struttura: STAY, FOCUS, ADVENTURE e RELAX. L’evento si conclude con un’asta benefica a favore di una causa locale.

La musica riveste un ruolo centrale nelle serate di AMA Stay, con concerti e dj set organizzati ogni giovedì presso il piano bar, contribuendo a creare un’atmosfera vivace e stimolante.

Un approccio innovativo alla workation

AMA Stay si configura come una destinazione che combina la bellezza delle Dolomiti con un ambiente internazionale e multifunzionale. Ogni dettaglio della struttura è stato concepito per offrire un’esperienza che integra lavoro, relax e scoperta, rendendola una scelta ideale per chi cerca un equilibrio tra produttività e benessere.

 

Tutte le immagini sono di Andreas Tauber

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A Bolzano si accendono le luci del Natale: torna la magia dei mercatini

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Piazza di Bolzano con mercatini di Natale

L’attesa è ormai finita: la città di Bolzano è pronta a portare per le sue vie la magia con uno degli eventi più attesi dell’anno, il Christkindlmarkt, il tradizionale mercatino di Natale. ll 28 novembre l’appuntamento è in piazza Walther per assistere all’accensione delle oltre 1.300 luci del grande Albero dei Desideri decorato, anche quest’anno, con gli addobbi che riproducono le opere realizzate dai bambini e ragazzi in cura presso gli ospedali durante i laboratori di ceramico-terapia offerti da Fondazione Lene Thun.

Passeggiare per le vie del centro, tra le bancarelle, è un vero incanto. Un momento di gioia che coinvolge tutta la città e offre un’esperienza indimenticabile, tra i profumi di spezie, dolci e vin brûlé, la magia delle luci, i canti natalizi che risuonano nelle strade e le fantasiose decorazioni.

Gli chalet di legno offrono, come da tradizione, artigianato artistico e delizie gastronomiche, tra cui speck e salumi dell’Alto Adige, frittelle, succo di mela e strudel. Tornano anche per questa edizione la Wine Lounge, con una selezione di vini autoctoni e di spumanti tipici dell’Alto Adige, e lo stand dedicato a grappa e distillati; mentre piazza del Grano ospiterà il consueto mercatino solidale.

Giostra con cavalli

Crediti: Fiorentino

Il mercatino di Natale di Bolzano è sinonimo di rispetto per l’ambiente e cura per la natura. I mercatini dell’Alto Adige impiegano prodotti regionali e a basso impatto ambientale, garantiscono una gestione efficace dei rifiuti e una mobilità sostenibile. Per questo, l’invito è quello di raggiungere il mercatino in treno. Inoltre, gli stand gastronomici proporranno cibi e bevande stagionali, regionali, vegetariani e con ingredienti biologici e solo acqua in vetro, evitando bevande in lattina o bottiglie di plastica.

Anche quest’anno quello di Bolzano sarà un mercatino diffuso, che toccherà diversi luoghi della città con un calendario ricco di eventi.

La bellissima sala del Circolo Cittadino ospiterà la nona edizione di Un Natale di Libri, la passerella culturale che vedrà, ogni venerdì e sabato dal 29 novembre al 14 dicembre, scrittori di fama, come Paola Barbato, Vittorio Emanuele Parsi, Mariapia Veladiano, presentare i loro ultimi best-seller.

Decorazione natalizie

L’Avvento a Bolzano non può certo fare a meno della musica: oltre alle bande folcloristiche e ai cori cittadini, più di 130 concerti animeranno le vie del centro storico. Ogni fine settimana in piazza Walther si terranno concerti di musica tradizionale, mentre il sabato pomeriggio le bande cittadine suoneranno dal balcone del Palazzo Mercatile.

Anche l’arte contemporanea trova spazio nel programma natalizio di “Bolzano Città degli Angeli” con il consueto progetto Angelus Loci, curato e coordinato dallo studio di comunicazione franzLAB: in quattro luoghi della città troveranno posto altrettante originali installazioni site specific realizzate da artisti locali, ognuno dei quali ha scelto materiali e forme diverse per rappresentare il suo “angelo del luogo”.

Due persone che fanno acquisti in un mercatino di Natale

Crediti: Alex Filz

Il mercatino è un luogo di meraviglie per i più piccoli. In piazza Walther i bambini potranno scegliere tra un divertente giro sulla giostra in sella a un cavallo o sul trenino elettrico; in piazza Municipio il teatro dei burattini e la pista di pattinaggio su ghiaccio; nel Parco dei Cappuccini letture di Natale e tanti laboratori per imparare a creare con le proprie mani piccoli angeli natalizi da portare a casa.

Non solo: il 6 dicembre san Nicolò, il santo protettore dei bambini, farà visita al mercatino di Natale, mentre l’8 dicembre sarà il turno degli spaventosi krampus, che faranno rivivere una delle tradizioni più antiche dell’Alto Adige.

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