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Chiara Maci: chi la ferma una blogger così?

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Zed ha conosciuto Chiara Maci e la sorella Angela in quel di Firenze, in occasione della seconda edizione del Premio Italia a Tavola. Ricorda ancora l’ingresso di queste due belle figliole al J.K. Place di Piazza Santa Maria Novella. Son mica due che passano inosservate! Chiara e Angela sono le Sorelle in pentola. Da allora qualche anno è trascorso e le strade si sono spesso incrociate. A settembre è nato ZedMag e tra qualche giorno nascerà Bianca, la primogenita di Chiara. Ne approfittiamo di questo momento di “tranquillità” lavorativa per rivolgerle qualche domanda.

Chiara-maci-©Nicola-De-LuigiCiao Chiara. Di te tanto si è scritto. Forse avrai anche perso il conto delle interviste rilasciate.  Gennaio 2014. Chi è Chiara oggi?
Se dovessi iniziare oggi un nuovo post di “Io, in fila” o semplicemente di Chiara Maci, scriverei che Chiara è una giovane donna, impaziente di diventare mamma, amante goduriosa del cibo e della genuinità in ogni sua forma. Soddisfatta dei traguardi raggiunti a trent’anni, convinta talmente tanto del suo percorso che probabilmente rifarebbe tutto quello che ha fatto, ma con una grande voglia di ricominciare, ogni giorno. Ogni giorno un nuovo inizio. Forse è questo che mi da’ la carica e la grinta per non fermarmi mai.

chiara-maci-almaSei una donna in carriera che ha raggiunto traguardi importanti. Sicuramente ti capita di raccogliere i malumori di chi ancora non ce l’ha fatta, nella vita e nel lavoro. Manca la voglia? Mancano le occasioni? E’ un problema tutto italiano?
Argomento molto delicato, per me, questo. Ricevo decine e decine di mail ogni giorno di persone insoddisfatte, di persone che hanno voglia di provarci o semplicemente di persone che hanno voglia di lamentarsi e sfogarsi. Ricevo altrettanti cv e tendenzialmente faccio il possibile per essere di aiuto, nel mio limite. Quello che manca sai cos’è? La grinta, l’umiltà, la voglia di mettersi in gioco e di rischiare. Anche se non si ha nulla da perdere, non si rischia. Non sono più tempi facili per il famoso “posto fisso”, ma sono tempi ottimi per crearsi e costruirsi un lavoro, facendo leva sulle proprie capacità e non stando sotto le dipendenze di altri. Il problema è che io ragiono e ho sempre ragionato con una mentalità imprenditoriale, preferisco guadagnare meno ma essere libera di scegliere ogni giorno cosa fare e come farlo.

Ma non siamo tutti uguali. E questi sono momenti difficili per chi, dopo una laurea e magari con sacrifici della famiglia, non riesce a trovare neanche uno stage non retribuito. Il mio consiglio è quello di guardarsi allo specchio e concretamente capire cosa si è in grado di fare. Quali sono i nostri punti di forza e sfruttarli per fare qualcosa che gli altri ancora non hanno fatto. Ci sono giovani ragazzi senza una lira che con un grande entusiasmo stanno creando piccole realtà locali e sono loro che io apprezzo e appoggio. Lamentarsi è troppo semplice e in Italia siamo maestri nel farlo…

chiara-maci-presenta-libroTantissime ragazze, sulla scia del tuo successo, hanno aperto blog più o meno attendibili. Di default però si rivolgono alle aziende per chiedere l’invio di prodotti in cambio di recensioni. Come si diventa veri testimonial?
Intanto bisognerebbe capire come rivolgersi alle aziende. Quello che io consiglio anche nei miei corsi di “Be a Blogger” è capire in cosa si può essere utili ad un’azienda e auto proporsi. So che all’inizio spaventa, ma lo abbiamo fatto tutti. Nessuno nasce famoso o con 100k follower, anzi. Io sicuramente mi sono saputa “vendere” ma l’ho fatto perché credevo di avere qualcosa in più rispetto agli altri blogger. E non era supponenza la mia, era semplicemente sicurezza nel mio lavoro. Ovvio che ho dovuto rimettermi sui libri, la passione non basta.

Bisogna costruirsi una credibilità ed essere più preparati possibile. Poi le cose iniziano a girare per il verso giusto e le aziende iniziano a darti fiducia. Poco alla volta, però. Come piace a me. Mi piace lavorare e investire nel lungo periodo e la mia soddisfazione è anno dopo anno avere le prime aziende che mi riconfermano, quasi fosse una garanzia ormai lavorare con me. Certo, occorrono Disponibilità, Capacità, Coerenza, Flessibilità. Ma questo occorre nella vita, non solo per diventare testimonial.

chiara-maci-cucinaNon hai mai fatto mistero della tua vita privata. La nascita di Bianca e la scelta di essere mamma single sono news pubbliche. Due cose però da te vogliamo sapere: spieghiamo una volta per tutte se sei stata o meno con Riccardo Rossi*? E poi: il tuo uomo ideale? Come dovrebbe essere e soprattutto: dentro o fuori la cucina?
Nonostante riceva ancora oggi decine di domande sul padre di Bianca, è ormai risaputo che la bambina l’avrò da sola. La scelta, condivisibile o meno, del padre, la lascio fuori da tutto ciò che è “mediatico” e lo faccio per due motivi: in primis per tutelare Bianca e in secondo luogo perché lavorare in televisione non vuol dire scegliere di essere un personaggio pubblico nella propria vita privata. La storia con Riccardo non è mai esistita, ci vogliamo bene come due colleghi che per anni hanno condiviso un meraviglioso programma e intere giornate di lavoro. Esattamente come voglio bene a Simone. Bianca non avrà la fortuna di avere un padre presente, ma avrà una mamma che farà il possibile per non farle mancare niente. E talmente tanti zii da sentirsi fortunata come gli altri.

Il mio uomo ideale è, oggi, a trent’anni, un uomo corretto, ambizioso, con i valori familiari che io stessa ho e con la voglia di costruire, giorno per giorno. Se poi sa anche cucinare, lo accetto volentieri… mica posso fare tutto io??

Chiudiamo in bellezza: Bianca. Dopo le pappine per lo svezzamento quale vorresti sia il primo piatto vero che lei mangerà armata di forchetta?
Spaghetto al pomodoro, ovvio. E poi purè di fave e cicoria e poi tortellini in brodo. Insomma, esattamente come la mamma. In fondo nascerà a Bologna ma con un mix culinario pugliese, campano ed emiliano nelle vene!

Zed pensava che il titolo fosse azzardato, poi, rileggendo le risposte si è accorto che Chiara ha concluso l’intervista con “Ci vediamo a Identità Golose”. Per la cronaca: Identità Golose inizia tra un mese esatto… E Bianca non è ancora arrivata. Dunque: chi la ferma una così? 🙂

 

Giornalista dal 2000, da sempre vocato al settore food&beverage. Da grande avrei dovuto fare l'architetto, ma la passione per la comunicazione ha preso il sopravvento: ho infatti maturato esperienze nel settore del marketing operando nelle vesti di senior account in diverse agenzie di comunicazione. Oggi sono consulente aziendale nelle vesti di PR e addetto stampa. Sono appassionato di cucina, fotografia, giardinaggio, faidate e di fitness. Tra i progetti extralavorativi a breve termine: una casetta in montagna con tanto verde attorno.

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Enogastronomia: gli eventi imperdibili dei primi mesi del 2025

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Il 2025 inaugura il calendario enogastronomico con quattro eventi di rilievo: Sigep a Rimini, Hospitality a Riva del Garda, Taste a Firenze e Identità Golose a Milano. Appuntamenti chiave che offriranno agli operatori del settore un mix di aggiornamenti professionali, networking e ispirazione.

Sigep – Rimini, 18-22 gennaio

Il Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianale e Caffè (Sigep) rappresenta un appuntamento imprescindibile per i professionisti del dolciario artigianale. L’edizione 2025 si terrà dal 18 al 22 gennaio al Rimini Expo Centre e promette un’esperienza ricca di contenuti, con focus sulle ultime innovazioni in tecnologie, ingredienti e packaging per il settore. Il programma include masterclass, competizioni internazionali e talk tematici con esperti di spicco. Una vetrina completa per le eccellenze italiane e internazionali, che offre opportunità uniche per scoprire nuove tendenze e ampliare il proprio network.

Hospitality – Riva del Garda, 5-8 febbraio

Tra i più importanti eventi dedicati all’ospitalità e alla ristorazione, Hospitality festeggia la 48ª edizione consolidando il suo ruolo di piattaforma per le ultime innovazioni del settore. I visitatori potranno esplorare aree tematiche come il design di interni, le tecnologie per la ristorazione e il mondo delle bevande. Tra le novità dell’edizione 2025, una maggiore attenzione alla sostenibilità, con spazi dedicati alle soluzioni green per hotel e ristoranti. Un ricco programma di workshop e seminari sarà inoltre l’occasione per approfondire le nuove strategie di marketing e gestione.

Taste – Firenze, 8-10 febbraio

Organizzato da Pitti Immagine, Taste celebra l’artigianalità e l’innovazione nel mondo enogastronomico. L’evento si svolgerà nella storica Fortezza da Basso e accoglierà più di 400 espositori provenienti da tutta Italia. L’edizione 2025 darà particolare risalto ai piccoli produttori che reinterpretano tradizioni locali con un approccio contemporaneo. Oltre alla sezione espositiva, il Taste Ring ospiterà talk tematici moderati da esperti del settore per esplorare argomenti come sostenibilità e tendenze di consumo. Da non perdere il FuoriDiTaste, il programma parallelo che animerà Firenze con degustazioni e cene esclusive nei luoghi più iconici della città.

Identità Golose – Milano, 22-24 febbraio

Il congresso internazionale dedicato alla cucina e alla pasticceria d’autore torna per il suo 20° anniversario con il tema “Identità Future: 20 anni di nuove idee in cucina”. L’evento si terrà presso il moderno Allianz MiCo e ospiterà chef di fama mondiale, pronti a condividere la loro visione sull’evoluzione del settore. Tra le aree tematiche spiccano Identità di Pizza, Identità Cocktail e Identità Dolce, oltre a focus su sostenibilità e innovazione tecnologica. Quest’anno verrà introdotto uno spazio dedicato alle startup che propongono soluzioni innovative per la ristorazione.

Questi appuntamenti offrono opportunità preziose per ampliare la rete di contatti, scoprire nuove tendenze e approfondire tematiche cruciali per il futuro del settore enogastronomico.

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Giornata Mondiale della Pizza: l’omaggio al simbolo della cucina italiana

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Ogni anno, il 17 gennaio, si celebra la Giornata Mondiale della Pizza, una ricorrenza che unisce appassionati di tutto il mondo per rendere omaggio a uno dei piatti più iconici della cucina italiana. La data non è stata scelta a caso: coincide con la festività di Sant’Antonio Abate, protettore dei fornai e dei pizzaioli. Questo giorno celebra non solo la tradizione, ma anche l’arte, la cultura e il gusto che ruotano intorno a una semplice e amatissima pietanza.

Le origini della pizza: un viaggio nella storia

La pizza, nelle sue varianti più antiche, ha origini che risalgono all’antichità, quando diversi popoli preparavano impasti simili a focacce. Tuttavia, è a Napoli che nasce la pizza moderna, quella che conosciamo oggi. Nel XVIII secolo, con l’introduzione del pomodoro proveniente dalle Americhe, la pizza si è trasformata in un piatto popolare tra le classi meno abbienti. La consacrazione definitiva arriva nel 1889, quando il pizzaiolo Raffaele Esposito dedica alla regina Margherita una pizza con i colori della bandiera italiana: rosso, bianco e verde, grazie a pomodoro, mozzarella e basilico.

La pizza patrimonio dell’umanità

Nel 2017, l’Unesco ha riconosciuto l’“Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano” come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, sottolineando l’importanza culturale e sociale di questa tradizione. Questo riconoscimento ha rafforzato ulteriormente il legame tra la pizza e la cultura italiana, contribuendo a diffondere il valore dell’artigianalità e dell’uso di ingredienti di alta qualità.

Un fenomeno globale

La pizza non è solo italiana: oggi è un fenomeno globale, reinterpretato e personalizzato in ogni angolo del pianeta. Dalla New York-style alla Chicago deep-dish, passando per le varianti giapponesi o brasiliane, questo piatto è diventato un linguaggio universale della convivialità. Tuttavia, nulla supera l’esperienza di gustare una pizza verace napoletana, con il suo impasto morbido, il cornicione leggermente bruciato e gli ingredienti freschi.

La pizza e la sostenibilità

La Giornata Mondiale della Pizza è anche un’occasione per riflettere su temi attuali come la sostenibilità. Sempre più pizzaioli scelgono farine biologiche, ingredienti a chilometro zero e metodi di cottura che riducono l’impatto ambientale. Una tendenza che punta a coniugare tradizione e innovazione, senza mai perdere di vista la qualità e il rispetto per l’ambiente.

Una giornata da celebrare

Che si tratti di una classica Margherita, una saporita Diavola o una creativa gourmet, il 17 gennaio è il momento perfetto per concedersi una pizza in compagnia. Molte pizzerie, in occasione di questa giornata, organizzano eventi speciali, degustazioni e offerte dedicate. Per i più curiosi, è anche un’opportunità per partecipare a laboratori e scoprire i segreti di un impasto perfetto.

La pizza è più di un semplice piatto; è un simbolo di condivisione, di tradizione e di passione. Celebriamola come merita, alzando il calice a questa icona che continua a conquistare cuori e palati in tutto il mondo.

 

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Autunno in Carinzia: festival ed eventi per celebrare l’arrivo della stagione

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La Carinzia, regione meridionale dell’Austria, è il territorio dove la cultura austriaca incontra quella slovena e quella italiana. In questo luogo da sogno, tra montagne, boschi e laghi, spiccano per la loro qualità specialità enogastronomiche uniche, protagoniste di eventi imperdibili.

La Carinzia, infatti, vanta il primato di essere stata la prima meta al mondo a meritare l’ambito riconoscimento di destinazione Slow Food Travel, dove è possibile scoprire e gustare il meglio della cucina d’oltralpe.

L’arrivo dell’autunno è qui celebrato con festival e manifestazioni che mettono al centro del proprio programma le eccellenze gastronomiche di questa terra.

Festa del pane

Nella valle Lesachtal, dal 31 agosto al 1° settembre, la Festa del pane fatto in casa è un vero e proprio tuffo nel passato. L’intera zona si mobilita per contribuire all’organizzazione degli eventi, che includono spettacoli musicali e workshop dedicati alla preparazione del pane secondo la tradizione.

Durante il festival, il pane è cotto al momento e tutti i partecipanti hanno l’opportunità di portare a casa un sacchetto di pane fresco e fragrante.

Foto di Arnold Poeschl.

Le Giornate della cucina Alpe-Adria

Dal 6 al 22 settembre si terranno le Giornate della cucina Alpe-Adria, che, per l’edizione 2024, offriranno ai partecipanti quattro diversi tour tematici: “Dal fornaio all’azienda vinicola”, “Tra le città dei draghi e l’entroterra sloveno”, “Alla scoperta dei sapori friulani nei dintorni di Udine” e lo “Slow Food Tour”. Questi itinerari guideranno i visitatori alla scoperta di produttori d’eccellenza e alimenti straordinari, attraversando Carinzia, Slovenia e Italia.

Le Giornate della cucina Alpe-Adria offriranno la possibilità di incontrare ottanta dei migliori produttori del territorio direttamente nella città rinascimentale di Klagenfurt. Nel centro storico, i visitatori troveranno una selezione di produttori di alimenti provenienti da Carinzia, Slovenia, Istria, Friuli-Venezia Giulia e Veneto.

KunstSinn

Dal 6 al 29 settembre a Neuhaus e nella Carinzia Meridionale avranno luogo una serie di appuntamenti che coniugano la coltivazione del grano saraceno e il mondo dell’arte e della musica. Il 28 settembre, ad esempio, si terrà una serata di esperienze uniche per tutti i sensi con il menu gourmet di quattro portate e il concerto del trio Keischn Kunterbunt.

Foto di Rossmann.

Notti gastronomiche a Bad Kleinkirchheim

Dalla metà di settembre alla metà di ottobre, ogni venerdì e sabato, nel comune di Bad Kleinkirchheim si terranno le notti gastronomiche, un viaggio culinario all’insegna del gusto, per immergersi nella cucina regionale della Carinzia.

Le notti gastronomiche nascono per rappresentare il legame con il territorio e per promuovere la preziosa collaborazione tra i produttori carinziani e i cuochi di Bad Kleinkirchheim.

Di sera, le trattorie e i ristoranti che aderiscono all’iniziativa proporranno prelibati menù di più portate. I piatti saranno preparati esclusivamente con prodotti locali.

Foto di UnterwirtHuettn.

Tavole intorno al lago Millstätter See

Fino al 19 ottobre, i paesaggi che circondano il lago Millstätter See si trasformano in punti di ristoro culinari unici.

L’obiettivo delle Tavole intorno al lago Millstätter See è quello di far assaporare la tradizione culinaria locale immersi in un luogo suggestivo. Le aziende della zona presentano la loro cucina, che si distingue per l’uso di erbe aromatiche, verdure selvatiche, pesce fresco e diverse prelibatezze regionali.

Ogni settimana, le tavole imbandite (ognuna con un tema unico) mettono in mostra la varietà e la ricchezza dell’offerta culinaria della Carinzia.

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