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L’estate lunga di Livigno tra sport e i sapori della Valtellina

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Livigno è bella tutto l’anno, ma sicuramente quello di fine estate è uno dei periodi più affascinanti e suggestivi per visitare il paesino valtellinese. Svegliarsi con l’aria frizzante dell’altopiano circondato da montagne nel cuore delle Alpi Retiche, che vale a Livigno il soprannome di “Piccolo Tibet”, per poi partire per una passeggiata tra i monti che iniziano a velarsi di bianco, mentre l’imminente autunno inizia a dipingere di giallo, di rosso ed arancio i boschi che circondano il paese.

Tante le attività sportive che si possono fare in questo periodo, dalla mountain bike al trekking, al nordic walking, al roller skating, al minigolf, grazie anche ai tanti servizi di noleggio attrezzature presenti, ma anche i meno sportivi possono fare “attività fisica” nell’isola pedonale del paese, a caccia di offerte convenienti free tax, grazie allo status di zona extradoganale di cui gode Livigno.

Ovviamente, a Livigno come in tutta la Valtellina, si mangia e si beve bene. Qui si possono gustare i best seller della cucina valtellinese come i pizzoccheri, gli sciatt, la bresaola oltre la polenta e la selvaggina, da gustare accompagnati da un buon bicchiere di Sforzato di Valtellina DOCG, un passito rosso secco, di Valtellina Superiore DOCG, con le denominazioni Sassella, Grumello ed Inferno, o di Rosso di Valtellina DOC, vino a tutto pasto ricavato da un mix di uve della varietà Nebbiolo Chiavennasca, Pinot Nero, Merlot, Rossola, Pignola e Brugnola.

Tanti ingredienti per una vacanza che si annuncia indimenticabile, e lo sarà ancora di più se ci si concede qualche coccola soggiornando in uno degli hotel del Gruppo Lungolivigno, che con l’offerta Lungolivigno Summer Special allunga l’estate fino a fine ottobre. Tre gli hotel del gruppo che rientrano in questa offerta: l’hotel 4 stelle superior Lac Salin SPA & Mountain Resort, l’hotel 4 stelle Concordia e L’hotel 3 stelle Parè.

HotelLacSalin-001L’hotel 4 stelle superior Lac Salin SPA & Mountain Resort si trova nel borgo di Saroch, e si affaccia direttamente sulle Alpi. Con la sua Mandira SPA di 900 mq e le 7 camere Chakra è il luogo ideale per ricaricare le batterie. Magari approfittando di un trattamento alle erbe alpine a km zero, oppure di un rituale di ispirazione orientale come le Campane Tibetane o i massaggi Pinda.  Ma anche sauna finlandese, hamman, bagno alle erbe e molto altro ancora.

L’hotel 4 stelle Concordia, con oltre cinquant’anni di tradizione e ospitalità è un indirizzo sicuro per un soggiorno rilassante a Livigno, direttamente nell’isola pedonale e a pochi passi dalle montagne. Oltre alle camere standard e superior arredate in tipico stile montano, ci sono 3 eleganti Fashion Room per vivere un’esperienza alla moda a 360°. A disposizione una confortevole area wellness e un elegante lounge bar che la domenica sera propone l’aperitivo più trendy della valle.

L’hotel 3 stelle Parè è invece il luogo ideale per chi si sente più sportivo. Atmosfera tipica di montagna, una vista magnifica sulla piana di Livigno, ampia area wellness con sauna e piscina. E la natura è direttamente fuori dalla porta.

Ho intrapreso la via del giornalismo nel 2004 e, grazie alle tante e diverse esperienze in uffici stampa, piccoli e grandi quotidiani locali, radio e "produttori" di contenuti multimediali, ho maturato una conoscenza a 360° del mondo dei media e della comunicazione. Le mie passioni sono l'attività fisica, la buona cucina e, soprattutto, la fotografia, con la quale mi piace mischiare la tradizione un po' vintage della pellicola con l'innovazione e la modernità del digitale. Il mio obiettivo? Trasmettere emozioni attraverso la mia comunicazione.

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Storia, tradizioni e consigli per il caffè nell’elegante città di Merano

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Che sia una semplice bevanda o un’abitudine, il caffè rimane per la maggior parte delle persone un momento di cui difficilmente si può fare a meno. L’aroma, il sapore, il rito, l’occasione per scambiare alcune parole, l’energia che infonde, sono tutti aspetti che rendono il momento del caffè fondamentale nel corso della giornata.

La storia del caffè a Merano inizia dall’ultimo decennio del 1800, quando il centro storico della città era avvolto dal delizioso profumo che proveniva dalla Torrefazione Schreyögg sotto i Portici. Dal 2001 la Torrefazione si è trasferita nel vicino paese di Parcines e, anche se i tempi e gli strumenti utili alla lavorazione del caffè sono decisamente cambiati, ciò che è rimasto invariato sono senz’altro l’aroma e il gusto delle varie miscele.

CAFFE KONIGA Merano il caffè con il marchio Schreyögg può essere gustato anche nel Café dell’Imperial Art Hotel, dove è possibile trovare tre diversi tipi di caffè: macinato fresco, da bere sul posto o da acquistare. Esistono poi altri locali storici in cui gustare un buon caffè, come il Bar Teatro di fronte al Teatro Puccini, dove dalle sei del mattino le macchine del caffè iniziano a lavorare ininterrottamente per tutta la giornata. Un altro luogo storico è il Cafè König, lungo il Corso Libertà, dove, ancora oggi, i meranesi si recavano per l’appuntamento pomeridiano con il caffè e il pasticcino o la fetta di torta.

cafè darlingIl Café Darling sulla Passeggiata d’Inverno, invece, è il più antico locale di Merano famoso per i tavolini all’aperto, dove da marzo a novembre il caffè si gusta baciati dal sole e, se il tempo non lo permette, nelle sale interne del Darling, caratterizzate dall’atmosfera delle caffetterie viennesi, con tante riviste e giornali in diverse lingue. Il Café di Villa Bux in Via Karl Wolf è un locale molto piccolo con una particolarità: la barista Helga, oltre a preparare degli eccellenti caffè è capace anche di fare dei virtuosismi con la schiuma del cappuccino. Al mattino, per colazione, sotto forma di cappuccino, di latte macchiato o insieme ad un buon cornetto caldo, dopo pranzo, come antidoto alla sonnolenza o alla sera, come rito di fine giornata, il caffè a Merano scandisce le giornate e conferisce al territorio questa particolare caratteristica di terra “di mezzo”, tra l’Italia e i Paesi del nord, miscelando sapientemente tradizioni e culture diverse.

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Dolomiti bellunesi: panini gourmet e “salutari” in quota

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Una breve sosta sugli sci che finalmente può diventare gourmet, questa l’idea dello chef del ristorante Viel dal Pan, Ivan Matarese e di Attilio Gorza, l’inventore dei salumi privi di antibiotici della linea “Senza”.

Uno spuntino in alta quota che si trasforma nel “panino senza” che quest’anno gli sciatori e gli amanti della montagna potranno gustare al Rifugio Luigi Gorza, nella ski-area Porta Vescovo Dolomiti Resort nelle Dolomiti bellunesi, a 2478 metri di quota.

I panini firmati, fatti con le pagnottelle sfornate fresche ogni giorno e farciti con salamino, wurstel o prosciutto cotto saranno i protagonisti della sosta che oltre ad essere buona “fa bene” a 360°, spuntino capace di combinare al gusto i principi di un’alimentazione consapevole e attenta alla selezione delle materie prime.

Questa rivoluzione gastronomica sulla neve nasce grazie all’impegno di Manuela Gorza, sorella di Attilio, che ha presto saldamente il comando della ristorazione di Porta Vescovo. Nel suo rifugio tutto viene cucinato con cura per proporre piatti sani e pieni di gusto e nel menu sono state inserite le antiche ricette di casa Gorza e i piatti tipici della cucina veneta: le zuppe, le vellutate di verdure alle erbe aromatiche, le tagliatelle fresche condite con prodotti di stagione, i bocconcini di capriolo profumato al cacao, le seppioline con i piselli e morbide polentine di mais selezionato. E per accogliere davvero tutti sono disponibili diversi piatti senza glutine.

Rifugio alpino - Luigi Gorza - esternoOltre all’offerta gastronomica di rilievo anche la location rende il Rifugio Luigi Gorza un posto davvero speciale: incastonato nella roccia a quasi 2500 metri di altitudine, da qui si gode di una vista da togliere il fiato sul ghiacciaio della Marmolada e sul gruppo del Sella. Per questa stagione poi l’area ristorazione-lounge all’aperto diventerà ancora più bella grazie al restyling appena portato a termine: gradinate disposte ad anfiteatro e dotate di tanti cuscini, per pranzare al sole, rilassarsi e godersi il panorama.

A completare quest’idilliaca situazione, per la gioia dei gourmet il ristorante Viel dal Pan, affacciato sulle vette dolomitiche, chicca all’interno del Rifugio Luigi Gorza dove il talentuoso chef Ivan Matarese conquista anche i palati più esigenti. Una delle sue idee è il menu “…Di nuovo sugli sci in 38 minuti” che combina un mix di gustose portate per chi ha fretta di tornare a divertirsi sulle piste senza rinunciare alla buona cucina. E per rimanere sempre in tema, in località Pescoi si trova la Cesa da Fuoch, dove la famiglia Gorza ha voluto creare uno spazio accogliente con una bella cucina a vista. Oltre al pranzo la Cesa da Fuoch è perfetta per la prima colazione sulle piste con pane caldo, burro di malga e marmellate e confetture fatte in casa o per un aperitivo dopo una giornata passata a sciare.

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“Unici” presentano la Truffle Experience e due new entry nel gruppo

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Due grandi novità all’interno di UNICI, il gruppo delle eccellenze gastronomiche italiane, che si allarga e, da Savini Tartufi, a Forcoli, ha presentato i nuovi membri: La Via del Tè e La Nicchia Pantelleria.

Ursini, Savini Tartufi, Biscottificio Mattei Deseo, Pasta Mancini, Il Borgo del Balsamico, La Via del Tè e La Nicchia Pantelleria sono le realtà gastronomiche che formano Unici, il gruppo che dal 2011 ha deciso di unire i propri talenti per raggiungere obiettivi ambiziosi come l’eccellenza nella qualità dei prodotti e nell’originalità dell’immagine. È ormai tradizione l’appuntamento che ogni anno vede protagoniste le realtà gastronomiche del gruppo per dare risalto alle novità e per aprire le porte di una delle aziende. Quest’anno, il 29 settembre per l’esattezza, l’evento si è svolto da Savini Tartufi, a Forcoli, tra Pisa e Pontedera.

Durante la giornata è stato possibile prendere parte a una Truffle Experience che ha permesso agli ospiti di vivere al meglio l’esperienza del tartufo direttamente nel bosco, accompagnati dalla mitica mascotte di casa Savini, il cane da tartufo Giotto.
Nell’arco della giornata i banchi per l’assaggio dei prodotti e per approfondire sulla storia di ogni “Unico” sono stati a disposizione della stampa e dei clienti invitati e, alle ore 12.00, si è tenuto un incontro dal titolo: “Che cosa significa essere produttore di qualità, la chiave del successo di piccole-medie imprese di Italian Food” che ha messo in luce segreti e accortezze per puntare all’eccellenza e al successo. Ogni Unico ha presentato la propria case history raccontando il proprio caso aziendale e mettendo in luce le idee di ciascuno, relative allo sviluppo e al mantenimento del proprio business e della brand image e spiegando come il comparto dell’eccellenza food riesce a reagire alle difficoltà del sistema italiano e della crisi.

unici4Il tutto è stato condito dallo Chef stellato Marco Stabile dell’Ora d’Aria di Firenze, che ha orchestrato la giornata con i suoi abbinamenti, in cui sono stati protagonisti i prodotti delle aziende in questione. Tra i piatti ricordiamo i Fusilli burro e acciughe al tartufo, pomodorini semisecchi, le Mezze maniche con pesto al basilico e tartufo, capperi croccanti, gli Spaghetti con salsa di capperi, la Tartare di manzo marinata alla “Grinta”, affettato di tartufo, biscotti della Salute di kamut, la Crema di patate con pestato del Trabocco, pomodorini rossi semisecchi e Condimento alla mela Dolcemente, l’uovo cotto nel tè King Jasmine, insalata di finocchi nocciole e agrumi con condimento del Borgo Satin, la Crema di tè Leggenda di Boboli, Biscotti di Prato e Gocce di Aceto Balsamico Tradizionale di RE e infine i Tuffoli cotti nel Tè Sogno di Michelangelo, l’Elisir di Zibibbo e i Cookies al cioccolato. Ad affiancare le delizie gastronomiche, i vini di Marchesi Antinori che da 26 generazioni è sinonimo di eccellenza: Scabrezza 2013 (100% Pinot Bianco) da Tenuta Monteloro di Fiesole e Achelo 2012 (100% Syrah) dalla Fattoria La Braccesca di Cortona.

Un bel pomeriggio autunnale di fine settembre che ha, come ogni anno, raccontato l’eccellenza grazie a sette attori, “Unici” nel loro genere.

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