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Prêt-à-Gourmet: manuale per aspiranti gourmet

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Come ci si “upgrada” da gourmand a gourmet, e soprattutto, quali differenze passano tra il primo ed il secondo? A rispondere a questi e molti altri quesiti ci ha pensato un amico, nostro e di ZedMag (il disegno “zed” del logo appartiene a lui): Gianluca Biscalchin.

biscalchinBiscalchin ha affrontato questo percorso, passando da irrefrenabile goloso, ovvero gourmand, a raffinato conoscitore di cibo, gourmet, e ci racconta la sua “trasformazione” nel libro “Prêt-à-Gourmet” edito da Mondadori (costo 22 euro).

Un vero e proprio manuale, un po’ ironico, scritto da un giornalista-illustratore-gourmet-ristoratore (eh sì, una persona veramente multitasking) ad uso e consumo di aspiranti buongustai che spiega cosa sapere, cosa fare e, in particolar modo, cosa evitare per diventare gourmet ed entrare nell’elite che di cibo se ne intende, senza inciampi ed imbarazzanti gaffes.

Come si riconosce e degusta un vino? Come ci si comporta in un ristorante stellato? Come si capisce se la cucina d’avanguardia è veramente buona? Quali sono le ultime tendenze in campo culinario? “Prêt-à-Gourmet” è un percorso semi-serio di elevazione a gourmet arricchito da tanti consigli di chef, sommelier, maître, critici gastronomici e guru del mangiar bene, oltre che da divertenti illustrazioni, disegnate dallo stesso autore, che affiancano i racconti ed i suggerimenti.

Siamo bravi, belli e buoni. O almeno siamo convinti di esserlo! Amiamo cucinare, mangiare, bere, viaggiare, fotografare, conoscere e, in generale, ci lasciamo attrarre da tutto quel che merita un approfondimento. Viviamo lasciandoci calamitare da tutto ciò che piace e ci impegniamo a raccontarlo nel migliore dei modi. Altre nostre grandi passioni: gli animali domestici, l'orticoltura, gli alimenti genuini e sani e l'attività fisica. Come puoi interagire con noi? Scrivici a redazione@zedmag.it

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Letture di stagione: tre libri che non devono mancare nella libreria di casa

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L’arte di essere Raffaella Carrà
Paolo Armelli | Blackie Edizioni

Il 5 luglio dello scorso anno il mondo perdeva una delle artiste più amate: la mitica Raffaella Carrà.
A lei, Paolo Armelli, giornalista che scrive di libri, serie tv, costume e società per varie riviste e cofondatore della piattaforma di informazione sulla comunità LGBTQ+ QUiD Media, ha dedicato il volume L’arte di essere Raffaella Carrà. Un manuale per essere liberi, felici e rumorosi. E far l’amore con chi hai voglia tu pubblicato da Blackie Edizioni.
Il libro, viaggio nella vita di questa straordinaria donna attraverso i ricordi di chi ha lavorato con lei e l’ha amata, celebra la Carrà attraverso dieci piccole regole indispensabili per imparare a dare valore alla propria persona e a mettersi in gioco.

Annamo Bene
Francesca Romana Barberini | Giunti Editore

La Sora Lella è il volto della cultura popolare romana, personaggio ironico e dissacrante reso celebre dal cinema di Carlo Verdone, che per questo libro ha scritto la prefazione. Annamo Bene. La cucina romana di Sora Lella è il primo libro sulla cucina romana di Sora Lella che la food writer Francesca Romana Barberini ha redatto con l’aiuto dei nipoti della Lella, oggi impegnati nella gestione della trattoria storica sull’Isola Tiberina a Roma. L’opera si presenta come un ricettario personale, ma anche un volume ragionato, che cerca di sistematizzare il sapere della cucina romana, che mai come oggi vive una seconda giovinezza e una popolarità mai vista prima.

Uova
Hitonari Tsuji | Rizzoli

A Tokyo, i banconi degli izakaya sono luoghi di incontri inaspettati, e quello del locale Yururi non fa eccezione. Qui, ogni sera, l’ex chef Satoji e Mayo, madre single, si incontrano: i loro mondi, all’apparenza tanto distanti, inizieranno lentamente ad avvicinarsi, e il merito è la passione che Oeuf, figlia di Mayo, ha per le uova. Uova è una storia d’amore popolata da un’umanità semplice e pura, in grado di catturare il lettore e portarlo in un piccolo universo dove la cucina e, per l’appunto, i piatti a base di uova sono i veri protagonisti di questo romanzo: perché «quando si mangia qualcosa di buono, l’animo si acquieta. Quando si ha la pancia piena, si è felici».

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Muffin e amore in un libro, con California Bakery

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Siete appassionati di apple pie? Non riuscite ad iniziare la giornata in modo soddisfacente senza un muffin con gocce di cioccolato? La vostra colazione è esclusivamente a base di pancakes e sciroppo d’acero? Allora il libro che fa per voi è “California Bakery – I dolci dell’America“.

CaliforniaBakery_BaùDirettamente da California Bakery, famosa catena di caffetterie in stile americano, nata a Milano nel 1996 dall’italianissimo Marco D’Arrigo, ecco il libro, scritto da Alessio Baù ed edito da Guido Tommasi Editore, che attraverso 5 storie, racconta il successo strepitoso di questa impresa. Un’impresa, va detto, partita in piccolo, da un locale in Corso Concordia a Milano gestito da un’americana, Carol, che nel 1995, prima di far ritorno negli USA, lascia in eredità ricette e negozio a Marco, siculo di origini ma trapiantato nella city, che con amore e passione fa crescere l’azienda arrivando ad avere oggi 200 dipendenti e 8 negozi.

I dolci dell’America raccoglie storie di chi in questo luogo, la California Bakery, ha trovato la spinta per cambiare pagina o carriera per inseguire una grande passione. Ogni storia è ovviamente accompagnata dalle ricette dei dolci e dei pane di California Bakery: muffin con gocce di cioccolato, ai mirtilli, con mela, noci e cannella, brownies e pancakes, apple pie, cheesecake e double chocolate, insomma, tutta la pasticceria americana che sta conquistando, con le sue forme ed i suoi profumi, anche l’Italia.

248 pagine, con illustrazioni a colori di Francesca Moscheni. Prezzo 25,00 €.

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I piatti della mia vita. I grandi amori di Allan Bay

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Per fare un buon libro bastano pochi ingredienti: si prende un grande giornalista del settore eno-gastronomico con un amore viscerale per la buona cucina, ovvero Allan Bay, e lo si fa parlare, a fuoco lento, dei piatti che ama, quelli che sono parte integrante della sua vita; si aggiunge qualche manciata di belle fotografie create ad hoc da Manuela Vanni, bravissima fotografa di food, e si mischia il tutto.

Allan 1Nasce così “I piatti della mia vita” di Allan Bay, un percorso nella memoria per raccontare storie e sapori dei piatti che il giornalista ama di più.

«L’uomo è ciò che mangia, ma mangia quello che ama mangiare, quindi l’uomo è quello che ama mangiare. Io sono quello che amo mangiare: ne sono più che convinto – così inizia il suo racconto Allan Bay – Amo tutti i piatti di eguale amore: se fatti bene, sia chiaro. Amo però in particolar modo i piatti della festa. Quelli ricchi, abbondanti e grassi che si mangiano quando si deve festeggiare qualcosa. Quando è giusto strafare un po’… un po’ tanto, anche».

libro3d-allan-bayUn libro, con all’interno i quaranta piatti preferiti dall’autore, che va un po’ controcorrente rispetto alla filosofia ricorrente e di moda della cucina sana, dietetica e veloce. Qui si parla, infatti, dei piatti della festa, quelli della domenica, di quando c’è l’occasione giusta, come un anniversario o un compleanno, o semplicemente un affare andato a buon fine.

Si va dalle caserecce polpette, al gattò di patate, poi dal tradizionale stoccafisso alla napoletana alla piemontese bagna câoda, passando per ricette più curiose come l’anatra alla pechinese o la feijoada, senza dimenticare i piatti dei grandi chef, come le tagliatelle di Igles Corelli o il pollo modernista di Daniel Facen.

Ogni piatto è, appunto, accompagnato da molte fotografie di Manuela Vanni che rendono il tutto una specie di reportage, un fotoromanzo che evoca gesti, esperienze e professionalità rendendo omaggio alla passione che ha accompagnato per tutta la vita l’autore: la grande cucina.

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