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Sanakids a Bologna: design e cibo pensati per i più piccoli

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Design e cibo per i più piccoli. Salamanca Design & Co, presenta, al SANA di Bologna, “Sanakids – Good Life. Happy Life. Pop up Stories”, una mostra cretiva ed interattiva dedicata alla sana alimentazione, alla cultura del benessere e del gioco intelligente. Sono sei le storie raccontate nella VI edizione della manifestazione, dove il concept di Salamanca Design & Co punta a far conoscere il buono ed il bello del Sana con gli occhi dei bambini e la creatività del design.

Mela-tools: un progetto per il marchio La Trentina basato sugli stili di vita attuali e su occasioni, momenti e attività che accompagnano il consumo quotidiano della mela.

Cucina pop up: portare nuova attenzione all’immaginario dei giochi e alla sua evoluzione nel tradurre e interpretare visivamente gli accessori e gli utensili per cucinare, sia per i bambini che per gli adulti, in partnership con Hape Toys.

Baby Nidi: All’interno di nidi circolari Alce Nero lancia la nuova linea Baby per l’alimentazione del bebè (da 0 a 3 anni).

Baby Zen: una cultura della cura e del benessere sostenibile per il bambino caratterizza la linea Bimbi presentata da I Provenzali.

I segreti del grano: Antico Molino Rosso riscopre e svela l’origine autoctona delle diverse varietà dei grani e le storie legate ai territori e alle coltivazioni italiane più tradizionali.

Siamo bravi, belli e buoni. O almeno siamo convinti di esserlo! Amiamo cucinare, mangiare, bere, viaggiare, fotografare, conoscere e, in generale, ci lasciamo attrarre da tutto quel che merita un approfondimento. Viviamo lasciandoci calamitare da tutto ciò che piace e ci impegniamo a raccontarlo nel migliore dei modi. Altre nostre grandi passioni: gli animali domestici, l'orticoltura, gli alimenti genuini e sani e l'attività fisica. Come puoi interagire con noi? Scrivici a redazione@zedmag.it

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L’interior designer Nicola Falappi: “amo ciò che profuma di ingegno e bellezza”

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Chi lo conosce lo descrive spesso come un “vulcano” perennemente attivo. Di quelli che anche mentre dorme pensa, elabora, partorisce idee. Lui è Nicola Falappi, bresciano, classe 1975 e un curriculum che non riuscirebbe a stare in questi spazi.

Dopo aver creato la sua prima boutique floreale nel 1996 nella quale ha sperimentato nuove forme di espressione attraverso la continua ricerca, ha dato vita a Studio Quaranta, un laboratorio che è ancora oggi il punto di riferimento per chi unisce l’amore per i fiori alla passione per l’interior design. Ritroviamo la sua firma non soltanto su innumerevoli abitazioni private, ma anche su locali iconici: dal ristorante stellato Miramonti l’Altro, all’originalissimo Veleno Ristorante e Pasticceria, passando per altre realtà bresciane come la gelateria Bedussi, i ristoranti Lido 84, Classico, Nineteen o lo spazio multifunzionale Area Docks.

Chi è Nicola Falappi? Come sei arrivato a svolgere la professione attuale?
A volte me lo chiedo anche io! Direi che sono un sognatore che ama tutto ciò che è creativo e che profuma di ingegno e bellezza. Sono un curioso che cerca fortemente di realizzare progetti mixando arte antica, moderna e contemporanea utilizzando quello che ama in modo trasversale: dal decòr floreale, alle arti applicate, alla moda, al cinema, con il rispetto della storia e della cultura a cui appartengono. Nasco fiorista, coltivo quotidianamente la mia passione e la sensibilità per il décor facendole diventare una forma di origine per progettare “bellezza”.

Ci racconti qualcosa su #tifacciounmazzo su Instagram e sull’evento che hai ideato e organizzato a Brescia con l’artista e writer Fabio Weik?
#tifacciounmazzo nasce nei primissimi giorni di lockdown, quando, chiuso in casa da solo, ho sentito la necessità di dover essere vicino ad amici e clienti con un appuntamento giornaliero dove la casa è natura e come tale si nutre di bellezza; i fiori sono da sempre espressione di questo binomio. Ho aggiunto un po’ di sana ironia ed ecco che ancora oggi (con cadenza non più giornaliera) #tifacciounmazzo fa parte della mia vita e di quella di vecchi e nuovi amici.
Lo Studio Quaranta è una fucina di idee e progetti. Come tale ha il compito di alimentare la bellezza e, in primis, far vivere il nostro tempo sapendolo leggere e interpretare secondo la nostra visione.
L’esigenza di oggi è quella di creare un dialogo tra arte moderna, design e architettura con un linguaggio sofisticato, elegante e che guarda al sociale: il lavoro di Fabio Weik è perfetto per incarnare tutto questo e dare il via a una serie di appuntamenti. Vorrei “hackerare” il modello tradizionale di casa introducendo degli elementi di disturbo, per questo mi avvalgo di artisti e creativi come Fabio e tanti altri.

Quali sono i progetti che ti danno maggiori soddisfazioni?
Devo essere sincero, una volta che accetto un progetto per me è già una grande soddisfazione. Durante il primo appuntamento con i clienti ci si “annusa” e si capisce subito se vale la pena seguire quel progetto o se invece è a rischio di aborto. Amo progettare ma anche realizzare e vedere la casa finita: è come materializzare il sogno di più persone.

Dai progetti alla progettazione d’interni: quali sono le tendenze di oggi?
Non è importante quanti metri quadrati abbiamo a disposizione, ma come li usiamo. Partirei da questo concetto per spiegare che la tendenza, oggi, è legata al creare cose fatte su misura per la persona, non sulla dimensione dell’abitazione o sul voler stupire. Sopravvissuti alla solitudine, abbiamo capito che ogni angolo, parete e mobile devono essere pensati per essere utili, devono essere uno strumento intelligente e un mezzo per vivere bene sia dentro che fuori casa, e che bisogna ripensare gli spazi esterni anche se piccoli o a volte minuscoli. Torniamo alla semplicità, ai dettagli: pochi pezzi ma di estrema ricercatezza. Questa è la tendenza di oggi, secondo me.

Case e materia: a cosa ti ispiri e cosa ti piace inserire nelle residenze dei tuoi clienti?
La casa negli ultimi anni ha subito tante trasformazioni. Da sempre amo i materiali “materici”, forti di carattere, da mixare con arredi morbidi e avvolgenti. Pezzi ricercati in case materiche rendono ancora di più perché rompono gli schemi e sono elementi fluttuanti in spazi che diventano onirici. Amo mixare i pezzi e i ricordi che trovo nelle case con materiali e superfici in pietra, cemento, cotto, terra cruda. La parte più stimolante è scegliere insieme al committente gli arredi da inserire, realizzati molto spesso su disegno o acquistando pezzi unici, per rendere la casa più pazzesca!

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Dare profondità ai piccoli ambienti? Ecco la carta da parati giusta

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Avete presente quegli spazi delle nostre case che spesso non risultano valorizzati? A volte potrebbe sembrare di non esserci alternativa. Ma una soluzione c’è: optare per carte da parati dal grande impatto scenico capaci di ampliare la percezione degli spazi dei piccoli ambienti. In alternativa, per quelle pareti grandi, fare in modo che le stesse diventino protagoniste immergendo l’utente in luoghi suggestivi.
Come nella pittura, queste grafiche creano un’illusione tridimensionale dando l’idea che lo spazio sia più ampio e profondo e donando maggior respiro alla stanza. Applicate solitamente su un’unica parete, sono perfette dietro a un divano per dilatare salotti, alla fine di un corridoio per allungarlo, nella camera da letto e persino in piccoli locali bagno.



Instabilelab ne propone diverse e molte giocate su una studiata scala di grigi per una sobria eleganza che ben si inserisce in ogni tipo di arredo: attraenti scalinate, profondi colonnati, tunnel avveniristici, prospettive architettoniche.
Queste grafiche sono stampabili su tutti i tipi di supporti di Instabilelab (Viniliche, Fibra di vetro e Acustica) e sono proposte anche in Doorpaper: la collezione di grafiche pensata per rivestire e creare porte originali o addirittura per rimodernare porte obsolete.
Le creazioni Instabilelab nascono dal desiderio di creare sempre ambienti originali, alternativi ed esclusivi e dal forte impatto scenografico. Instabilelab non si ferma mai, ama sfidare e rivoluzionare di continuo i canoni classici della carta da parati spingendosi sempre oltre con progetti entusiasmanti, irriverenti e mai scontati che mirano a stupire e coinvolgere.

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I rendez vous della Milano Design Week

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Il capoluogo lombardo fermenta e si prepara al Salone Internazionale del Mobile e con esso il più “popolare” Fuori Salone. L’appuntamento mondano segna la primavera milanese e porta con sé una miriade di eventi spalmati su tutto il tessuto urbano, o quasi. Ogni anno sorge il dubbio su dove presenziare, cosa andare a vedere, chi incontrare, cosa apprezzare e cosa no.  Gli appuntamenti sono molti: per l’edizione del 2014 sono in programma 799 eventi, distribuiti nell’arco di 6 giorni.

Le zone chiave da tenere sotto controllo sono 3: Brera, Zona Tortona e Ventura Lambrate diventando veri e propri “design district” cittadini. Dal momento che il dono dell’ubiquità non è ancora nostro e gli eventi sono   tanti e belli ecco un ipotetico vademecum che cerca di accontentare i gusti di tutti. Da martedì 8 fino a domenica 12 da Spotti Milano, storico showroom in Viale Piave 27, sarà presentata  in anteprima italiana la collezione di tessuti ideati da Raf Simons per Kvadrat.

SCANDOLAMARMINegli stessi giorni all’Accademia delle Belle Arti di Brera verrà presentato “Working on Marble” il tema del lavoro  interpretato dai grandi designer che hanno collaborato per la creazione della nuova collezione in marmo bianco di Carrara: Jasper Morrison, Naoto Fukasawa, Philippe Nigro, Konstantin Grcic, Ross Lovengrove e lo Studio Irvine. Sempre in Brera, al numero 2 di Via Maroncelli, per tutto il mese di aprile aprirà il DesignSpeaking Temporary store&cafè. Spazio che consentirà a designer e aziende di mostrare le proprie novità al pubblico e di esporre, valorizzare e vendere i prodotti in un ambiente altamente stimolante. Uno a caso? Moon (nella foto a destra), il sottopentola in marmo con dosa spaghetti di Scandola Marmi disegnato da Manuel Barbieri. In piazza 25 Aprile Mezzo Mercato di Mezzo.Atelier presenterà una serie di varie bancarelle mobili utili alla vendita e somministrazione del cibo negli spazi pubblici, alla sosta, al disegno dello spazio, un vero e proprio Street Food Design. Anche l’alta cucina di ALMA sarà presente a Milano.

longplateLa Scuola Internazionale di Cucina Italiana, insieme alla società Martini, gestirà la parte gastronomica della promozione dell’aperitivo Italiano utilizzando, in tutte le iniziative del Brera District, il Prosciutto di Parma DOP di Terre Ducali. Spostandosi in Zona Tortona i piatti Longplate (nella foto a sinistra), dall’aspetto degli storici vinili, vi aspettano Al Fresco, in via Savona 50, per una pausa gourmet all’insegna della musica. Due isolati più in là, in Via Tortona 58, da non perdere la Tokyo Designers Week dove verrà rappresentata Tokyo sotto diverse forme artistiche. Il sushi, specialità che rappresenta la cultura giapponese e il dashi, base essenziale della cucina giapponese saranno presenti.

gnamboxA nord est, Via Ventura 14 alle spalle della Stazione Lambrate, si riempirà di 77 esposizioni di affermati ed emergenti designer che animeranno la zona creando una sorta di evento nell’evento: un Salone nel Fuori Salone all’interno di una fabbrica in uso fino a qualche mese fa. L’intera area prenderà vita in occasione della quinta edizione di Ventura-Lambrate espandendosi a macchia d’olio in tutto il quartiere.

La novità di quest’anno? Le 5Vie: un pentagono immaginario delineato tra Corso Magenta, Via Meravigli, Corso Italia, Via De Amicis e Via San Vittore dove showroom, negozi e gallerie d’arte si uniscono per creare una sorta di percorso culturale che permetterà ai visitatori di vedere una Milano mai vista fino ad ora. Durante l’intera settimana presso lo store Wait and See in Via Santa Marta 14, il food design di Gnambox (nella foto a destra) e le 5Vie vi aspettano con colazioni, gustose merende e aperitivi.

Si arriverà alla domenica sfiancati da questa Milano Design Week. L’unica cosa che si vorrà sarà il riposo assoluto. Dalle 17 in via Pastrengo 11 nel quartiere Isola, ci sarà un Pijama BBQ Salone Recovery: solo per chi ha resistito alla settimana più piena del calendario milanese.

Credits immagini: Jazzberry Blue, Gnambox, Finedininglovers

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