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Alla scoperta del mondo dell’olio: Frantoi Aperti prende il via in Umbria

Arriva anche quest’anno, dal 1° novembre e per cinque fine settimana consecutivi, Frantoi Aperti. L’iniziativa, che nel 2014 giunge alla sua diciassettesima edizione, è incentrata sulla valorizzazione dell’Olio extravergine di Oliva Dop Umbria, sul turismo rurale e dei borghi medievali nel cuore verde dell’Italia: l’Umbria.
Cuore pulsante della manifestazione saranno i frantoi, luoghi d’incontro e socializzazione, con una serie di iniziative che consentiranno ai visitatori di respirarne appieno l’atmosfera: degustazioni di olio appena franto, accompagnate da pane bruscato e vino, riscaldate dal fuoco dei camini, possibilità di assistere alla lavorazione delle olive per l’estrazione dell’olio, occasioni d’incontro e dialogo sia con i produttori, vere e proprie sentinelle del territorio, incaricate di preservarne l’integrità dal punto di vista ambientale e paesaggistico, sia con i residenti, persone che, portando le olive in frantoio per la spremitura, attendono di riceverne il prodotto finale, l’oro verde umbro.
L’edizione 2014 della rassegna, organizzata dalla Comunità Montana Monti Martani Serano e Subasio con la collaborazione della Strada dell’Olio, sarà caratterizzata da bellissime manifestazioni in tutti i borghi aderenti (Assisi, Attigliano, Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Castiglione del Lago, Foligno, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Magione, Passignano sul Trasimeno, Piegaro, Spello, Spoleto, Trevi, Valtopina).
Frantoi Aperti non sarà solo ed esclusivamente un evento dedicato all’olio: il 1° novembre, negli spazi dell’Oleoteca – Ex Mattatoio di Trevi, si inaugurerà la mostra Sensational Umbria, esposizione di scatti fotografici realizzati da Steve McCurry e promossa dalla Regione Umbria che metterà in risalto, attraverso la bellezza delle immagini, il rapporto inscindibile tra armonia e integrità paesaggistica e qualità dei prodotti agricoli e alimentari, con l’olio umbro come indiscusso protagonista. Inoltre, per l’intera durata della rassegna, sarà a disposizione del pubblico la mostra itinerante d’arte contemporanea Chiave Umbra, allestita in alcuni luoghi romiti dei borghi aderenti, aperti per l’occasione, come cascine, chiese campestri, castelli, immersi nel paesaggio olivato e raggiungibili tramite le navette di collegamento dai borghi medievali aderenti ai frantoi aperti.
Cinque sono le zone dell’Umbria che danno origine al prezioso oro verde (Colli del Trasimeno, dei Colli Orvietani, Colli Amerini, dei Colli di Assisi e di Spoleto e dei DOP Colli Martani) e, in ognuna di queste regioni nella regione, attraverso una serie di appuntamenti organizzati nei Comuni aderenti che includeranno le classiche degustazioni d’olio guidate da esperti sensoriali, ci sarà la possibilità di conoscere le numerose eccellenze alimentari dell’Umbria, il tartufo, presidi slow food, i vini Doc e Docg, i salumi, i legumi, anche grazie alla partnership con il Movimento del Turismo del Vino Umbria e il Consorzio di Tutela della Lenticchia di Castelluccio di Norcia IGP, concerti di musica popolare umbra, giochi tradizionali per bambini e adulti, scuole di cucina, partecipazione alla raccolta delle olive, fattorie didattiche e trekking tra gli ulivi.
Frantoi Aperti riconferma l’attenzione verso il mondo dei social e dei moderni strumenti di comunicazione attraverso due iniziative: il nuovo contest di cucina creativa riservato ai Food Blogger, che si cimenteranno nella preparazione di originali ricette per vincere un fine settimana in Umbria durante l’evento, e la IV edizione del Blog Tour che, grazie ad un format rinnovato, accoglierà Travel Blogger da tutta Italia, accompagnandoli, oltre che nell’itinerario classico di Frantoi Aperti, in un percorso alternativo, predisposto per l’occasione da giovani residenti, invitati ad elaborare proposte di visita nei territori dell’olio umbro e diventando così compagni di viaggio dei blogger ospiti.
Una serie di appuntamenti per tutti i weekend di novembre che vedranno protagoniste tutte quelle realtà rurali che fanno dell’Umbria un posto unico al mondo.
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Alberghi diffusi: un’innovazione turistica nel cuore dei borghi italiani

Negli ultimi decenni il turismo ha visto l’emergere di forme ricettive in grado di coniugare ospitalità, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio locale. Tra queste, gli alberghi diffusi rappresentano una proposta innovativa che, partendo dal recupero dei borghi storici abbandonati, offre un’esperienza di soggiorno autentica e immersiva.
Gli alberghi diffusi si distinguono da una struttura alberghiera tradizionale grazie a un modello decentralizzato: le unità abitative sono dislocate in più edifici all’interno di un borgo o di un piccolo centro storico, mantenendo intatto il carattere originario degli edifici. I servizi comuni – come la reception, il ristorante, e gli spazi per eventi – sono centralizzati per garantire un’accoglienza omogenea e standard elevati, senza però compromettere l’identità e la storia di ogni singola struttura.
Le origini del concetto in Italia
Il modello dell’albergo diffuso nasce in Italia negli anni ’80 e ’90, quando la riscoperta del territorio e la necessità di recuperare centri storici abbandonati portarono amministrazioni, imprenditori e architetti a sperimentare nuove formule di ospitalità. L’obiettivo era duplice: preservare il patrimonio architettonico e culturale e, al contempo, rivitalizzare le comunità locali offrendo un’alternativa turistica sostenibile e di qualità. Questa sinergia ha trasformato piccoli borghi in destinazioni attrattive, capaci di raccontare la storia e le tradizioni del territorio in modo autentico.
Oggi il modello dell’albergo diffuso si evolve per rispondere alle esigenze del viaggiatore moderno. Le tendenze principali includono:
- Sostenibilità ambientale e sociale: l’attenzione al recupero delle strutture storiche si sposa con pratiche eco-friendly e il supporto alle economie locali.
- Turismo esperienziale: gli ospiti non cercano solo un luogo dove dormire, ma desiderano vivere esperienze autentiche, scoprendo itinerari culturali, enogastronomici e naturalistici legati al territorio.
- Innovazione digitale: la gestione coordinata dei servizi e l’integrazione di tecnologie digitali permettono una personalizzazione dell’esperienza e una migliore comunicazione con il viaggiatore.
- Recupero del tessuto storico: la trasformazione di edifici abbandonati in strutture di alta qualità rafforza il legame con la storia e l’identità del borgo.
Il successo degli alberghi diffusi risiede nella loro capacità di offrire molto più di una semplice sistemazione. Tra i motivi che li rendono così apprezzati troviamo:
- Autenticità e identità: ogni edificio conserva la sua storia e le sue peculiarità, permettendo agli ospiti di immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali.
- Vita comunitaria: il contatto con i residenti e la partecipazione alle attività del borgo creano un’esperienza di soggiorno genuina e personalizzata.
- Ambiente e sostenibilità: la gestione attenta e il recupero del patrimonio architettonico favoriscono un turismo responsabile, che rispetta il territorio e ne valorizza le risorse.
Gli alberghi diffusi si caratterizzano per una serie di elementi distintivi:
- Decentralizzazione: l’offerta ricettiva è distribuita su più edifici, favorendo la dispersione e l’integrazione con l’ambiente urbano o rurale.
- Recupero e riutilizzo: molte strutture storiche, destinate a rimanere in silenzio, vengono riportate in vita grazie a interventi di restauro che ne conservano il fascino originario.
- Gestione coordinata: pur nella diversità degli alloggi, i servizi comuni garantiscono standard elevati e un’esperienza uniforme per tutti gli ospiti.
- Integrazione nel tessuto locale: gli alberghi diffusi diventano parte integrante della comunità, favorendo la ripresa economica e sociale del borgo.
Gli alberghi diffusi rappresentano molto più di un semplice modello ricettivo: sono una vera e propria filosofia di accoglienza che punta a valorizzare il territorio, la cultura e la storia. In un’epoca in cui il desiderio di autenticità e sostenibilità guida le scelte dei viaggiatori, questi progetti offrono un’esperienza unica, in cui ogni soggiorno diventa un percorso alla scoperta delle radici e delle tradizioni italiane. Un connubio vincente che, senza dubbio, continuerà a ispirare nuove generazioni di turisti e imprenditori nel panorama dell’ospitalità.
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AMA Stay: la destinazione ideale per una workation invernale tra le Dolomiti

Incastonato nel cuore delle Dolomiti, a San Vigilio di Marebbe, AMA Stay ridefinisce il concetto di workation. Questa struttura innovativa, situata ai piedi del Plan de Corones, integra vacanza, lavoro e benessere, offrendo un’esperienza pensata per smart worker, nomadi digitali e appassionati di avventure alpine.
Lavoro e relax in perfetto equilibrio
Progettato per coniugare produttività e rigenerazione, AMA Stay mette a disposizione spazi di co-working moderni, connessione internet ad alta velocità e un ambiente ideale per la concentrazione. È una soluzione versatile, adatta a liberi professionisti, team di lavoro o famiglie.
Al termine della giornata, la spa della struttura offre un’oasi di relax con piscina riscaldata e sauna panoramica, mentre l’AMA Restaurant propone piatti che uniscono la tradizione ladina e pugliese, reinterpretati dallo chef Marco De Benedictis.
Un inverno tra sport e natura ai piedi delle Dolomiti
Con una stagione invernale che si estende da fine novembre a metà aprile, AMA Stay rappresenta una base strategica per vivere le Dolomiti. La cabinovia per il Plan de Corones, situata di fronte alla struttura, garantisce un accesso immediato al comprensorio sciistico più importante dell’Alto Adige, operativo dal 30 novembre 2024.
Le attività invernali includono sci alpino, sci di fondo, escursioni con le ciaspole e slittino, offrendo numerose opzioni per gli appassionati di sport e natura. Tra gli eventi principali della stagione, spicca la Ski Weltcup femminile del 21 gennaio, che si terrà sulla celebre Pista Erta, visibile direttamente da AMA Stay.
Per gli amanti dello sci di fondo, la pista St. Vigil-Pederü rappresenta un’esperienza unica. Con una lunghezza di 24 km e un dislivello di 347 metri, il percorso attraversa la Valle dell’Enneberg fino al Rifugio Pederü, regalando viste spettacolari su un paesaggio incontaminato.
Eventi culturali e musicali in un contesto internazionale
AMA Stay si distingue anche come punto d’incontro culturale. L’8 dicembre, la seconda edizione di AMA Art ha inaugurato una serie di mostre dedicate ai valori fondanti della struttura: STAY, FOCUS, ADVENTURE e RELAX. L’evento si conclude con un’asta benefica a favore di una causa locale.
La musica riveste un ruolo centrale nelle serate di AMA Stay, con concerti e dj set organizzati ogni giovedì presso il piano bar, contribuendo a creare un’atmosfera vivace e stimolante.
Un approccio innovativo alla workation
AMA Stay si configura come una destinazione che combina la bellezza delle Dolomiti con un ambiente internazionale e multifunzionale. Ogni dettaglio della struttura è stato concepito per offrire un’esperienza che integra lavoro, relax e scoperta, rendendola una scelta ideale per chi cerca un equilibrio tra produttività e benessere.
Tutte le immagini sono di Andreas Tauber
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A Bolzano si accendono le luci del Natale: torna la magia dei mercatini

L’attesa è ormai finita: la città di Bolzano è pronta a portare per le sue vie la magia con uno degli eventi più attesi dell’anno, il Christkindlmarkt, il tradizionale mercatino di Natale. ll 28 novembre l’appuntamento è in piazza Walther per assistere all’accensione delle oltre 1.300 luci del grande Albero dei Desideri decorato, anche quest’anno, con gli addobbi che riproducono le opere realizzate dai bambini e ragazzi in cura presso gli ospedali durante i laboratori di ceramico-terapia offerti da Fondazione Lene Thun.
Passeggiare per le vie del centro, tra le bancarelle, è un vero incanto. Un momento di gioia che coinvolge tutta la città e offre un’esperienza indimenticabile, tra i profumi di spezie, dolci e vin brûlé, la magia delle luci, i canti natalizi che risuonano nelle strade e le fantasiose decorazioni.
Gli chalet di legno offrono, come da tradizione, artigianato artistico e delizie gastronomiche, tra cui speck e salumi dell’Alto Adige, frittelle, succo di mela e strudel. Tornano anche per questa edizione la Wine Lounge, con una selezione di vini autoctoni e di spumanti tipici dell’Alto Adige, e lo stand dedicato a grappa e distillati; mentre piazza del Grano ospiterà il consueto mercatino solidale.

Crediti: Fiorentino
Il mercatino di Natale di Bolzano è sinonimo di rispetto per l’ambiente e cura per la natura. I mercatini dell’Alto Adige impiegano prodotti regionali e a basso impatto ambientale, garantiscono una gestione efficace dei rifiuti e una mobilità sostenibile. Per questo, l’invito è quello di raggiungere il mercatino in treno. Inoltre, gli stand gastronomici proporranno cibi e bevande stagionali, regionali, vegetariani e con ingredienti biologici e solo acqua in vetro, evitando bevande in lattina o bottiglie di plastica.
Anche quest’anno quello di Bolzano sarà un mercatino diffuso, che toccherà diversi luoghi della città con un calendario ricco di eventi.
La bellissima sala del Circolo Cittadino ospiterà la nona edizione di Un Natale di Libri, la passerella culturale che vedrà, ogni venerdì e sabato dal 29 novembre al 14 dicembre, scrittori di fama, come Paola Barbato, Vittorio Emanuele Parsi, Mariapia Veladiano, presentare i loro ultimi best-seller.

L’Avvento a Bolzano non può certo fare a meno della musica: oltre alle bande folcloristiche e ai cori cittadini, più di 130 concerti animeranno le vie del centro storico. Ogni fine settimana in piazza Walther si terranno concerti di musica tradizionale, mentre il sabato pomeriggio le bande cittadine suoneranno dal balcone del Palazzo Mercatile.
Anche l’arte contemporanea trova spazio nel programma natalizio di “Bolzano Città degli Angeli” con il consueto progetto Angelus Loci, curato e coordinato dallo studio di comunicazione franzLAB: in quattro luoghi della città troveranno posto altrettante originali installazioni site specific realizzate da artisti locali, ognuno dei quali ha scelto materiali e forme diverse per rappresentare il suo “angelo del luogo”.

Crediti: Alex Filz
Il mercatino è un luogo di meraviglie per i più piccoli. In piazza Walther i bambini potranno scegliere tra un divertente giro sulla giostra in sella a un cavallo o sul trenino elettrico; in piazza Municipio il teatro dei burattini e la pista di pattinaggio su ghiaccio; nel Parco dei Cappuccini letture di Natale e tanti laboratori per imparare a creare con le proprie mani piccoli angeli natalizi da portare a casa.
Non solo: il 6 dicembre san Nicolò, il santo protettore dei bambini, farà visita al mercatino di Natale, mentre l’8 dicembre sarà il turno degli spaventosi krampus, che faranno rivivere una delle tradizioni più antiche dell’Alto Adige.
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