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Dove andare a febbraio? Un’ultima vacanza prima che l’inverno finisca

Quel vento frizzantino che la primavera porta con sé si percepisce già nell’aria, le giornate, inoltre, si stanno allungando e il sole con i suoi tiepidi raggi infonde quella voglia e quel bisogno, visto il periodo che stiamo vivendo, di viaggiare. Che sia in Italia o in un Paese straniero, che sia in montagna, per godere dell’ultima neve della stagione, o in una città, febbraio è il momento adatto per un viaggio o una fuga romantica.
Al confine con il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia si trova la Carinzia, regione austriaca immersa tra alcune delle vette più alte delle Alpi e bagnata da numerosi laghi balneabili, dalle acque turchesi, circondati da sconfinate foreste. La regione è la meta ideale per coloro che vogliono passare del tempo all’aria aperta, a contatto con la natura e che nemmeno in vacanza possono rinunciare allo sport. In inverno, ad esempio, è possibile percorrere il Nockberge Trail, un itinerario in quattro tappe con partenza dal monte Katschberg consigliato a chi pratica lo sci alpinismo. Con l’arrivo della primavera, invece, è raccomandato l’Alpe Adria Trail, un tragitto di 750 chilometri che inizia dalla cima più alta dell’Austria, il Großglockner, e passando per la Slovenia giunge fino al mare, vicino a Trieste.
E ancora gli amanti della montagna e della neve, che sono sempre alla ricerca di avventure adrenaliniche e paesaggi mozzafiato, non dovrebbero farsi sfuggire l’opportunità di volare in California. Dimenticate città caotiche come Los Angeles, San Francisco o Sacramento perché questo volo atterrerà a Mammoth Lakes. La cittadina, incastonata tra le vette della Sierra Nevada e situata nei pressi dello Yosemite Park, d’inverno si trasforma in una delle mete turistiche più gettonate della West Coast. La montagna più alta della California, la Mammoth Mountain, con le sue piste da sci e snowboard si affaccia sul centro abitato da cui si dipanano chilometri di piste per lo sci di fondo e di sentieri per ciaspolate; inoltre, i più temerari potranno anche esplorare la zona a bordo di una motoslitta o di un gatto delle nevi.


Restando sull’altra sponda dell’Atlantico, ma spostandosi sulla East Coast, New York è una città ideale da visitare in questo periodo dell’anno, approfittando dei programmi offerti da NYC Winter Outing. NYC Restaurant Week è l’offerta che permette di esplorare più di quattrocento ristoranti newyorkesi sperimentando le cucine che caratterizzano i quartieri multietnici della città. Il pacchetto NYC Broadway Week permette di acquistare due biglietti al prezzo di uno per diciotto spettacoli teatrali, fra cui Aladdin, Chicago e Harry Potter e la maledizione dell’erede. Anche il pacchetto NYC Must-See Week contiene biglietti due per uno ma, in questo caso, per musei, tour e attrazioni turistiche come il MoMA, il New York Botanical Garden e il Central Park Bike Tours. Infine, la quarta e ultima offerta è la NYC Hotel Week a cui aderiscono centotrenta hotel disseminati nei vari distretti della città, in cui si può soggiornare usufruendo di uno sconto sulla tariffa standard. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web nycgo.com.


Coloro che, al contrario, prediligono le meraviglie del Bel Paese e gli sport invernali saranno lieti di sapere che la Val Gardena, in Alto Adige, è stata proclamata ai World Ski Awards la migliore destinazione in Italia per lo sci. Le votazioni, effettuate da professionisti e semplici utenti provenienti da ogni angolo del mondo, comprendono diverse categorie come la migliore stazione sciistica, il migliore hotel per lo sci e il migliore chalet. Qui si trova la Sellaronda, una delle mete sciistiche più ambite delle Dolomiti: il percorso circolare, conosciuto come il Giro dei Quattro Passi, permette agli sportivi di affrontare un totale di quaranta chilometri all’insegna del divertimento. Un evento imperdibile è l’annuale Sellaronda Ski Marathon, durante la quale i partecipanti percorrono l’intero percorso in notturna, illuminando le piste solo con le lampade poste sui loro caschi.
BENESSERE MADE IN ITALY
EITCH BORROMINI

Alle spalle di piazza Navona, nel cuore di Roma, si trova l’hotel Eitch Borromini con sede nello storico Palazzo Pamphilj, costruito tra il 1654 e il 1659 da Francesco Borromini. Gli ospiti possono abitare la storia dormendo sotto affreschi seicenteschi e consumando la colazione davanti alla fontana dei Quattro Fiumi del Bernini: molte delle stanze, infatti, godono di una piacevole vista panoramica sui tetti della capitale.
ALPENPALACE LUXURY HIDEAWAY & SPA RETREAT

Per chi cerca una fuga in un’oasi di pace, Alpenpalace Luxury Hideaway & Spa Retreat in Valle Aurina è il luogo ideale. Immerso nella natura incontaminata dell’Alto Adige, l’Alpenpalace è l’hotel perfetto in cui vivere una vacanza all’insegna del relax: la struttura offre percorsi e trattamenti rigeneranti all’interno della propria spa e sperimentazioni gastronomiche proposte dallo chef Rosario Titone.
HOTEL WINKLER

A Plan de Corones sorge l’Hotel Winker, appartenente all’omonimo gruppo. La struttura è un hotel benessere a cinque stelle in cui il design di lusso si fonde con la natura circostante. Oltre alla spa, per chi desidera ritemprare corpo e spirito, l’hotel organizza attività e gite all’aria aperta, come splendide passeggiate a cavallo nella neve. Difatti, il gruppo Winker è proprietario di un maneggio a disposizione degli ospiti dei propri alberghi.
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Alberghi diffusi: un’innovazione turistica nel cuore dei borghi italiani

Negli ultimi decenni il turismo ha visto l’emergere di forme ricettive in grado di coniugare ospitalità, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio locale. Tra queste, gli alberghi diffusi rappresentano una proposta innovativa che, partendo dal recupero dei borghi storici abbandonati, offre un’esperienza di soggiorno autentica e immersiva.
Gli alberghi diffusi si distinguono da una struttura alberghiera tradizionale grazie a un modello decentralizzato: le unità abitative sono dislocate in più edifici all’interno di un borgo o di un piccolo centro storico, mantenendo intatto il carattere originario degli edifici. I servizi comuni – come la reception, il ristorante, e gli spazi per eventi – sono centralizzati per garantire un’accoglienza omogenea e standard elevati, senza però compromettere l’identità e la storia di ogni singola struttura.
Le origini del concetto in Italia
Il modello dell’albergo diffuso nasce in Italia negli anni ’80 e ’90, quando la riscoperta del territorio e la necessità di recuperare centri storici abbandonati portarono amministrazioni, imprenditori e architetti a sperimentare nuove formule di ospitalità. L’obiettivo era duplice: preservare il patrimonio architettonico e culturale e, al contempo, rivitalizzare le comunità locali offrendo un’alternativa turistica sostenibile e di qualità. Questa sinergia ha trasformato piccoli borghi in destinazioni attrattive, capaci di raccontare la storia e le tradizioni del territorio in modo autentico.
Oggi il modello dell’albergo diffuso si evolve per rispondere alle esigenze del viaggiatore moderno. Le tendenze principali includono:
- Sostenibilità ambientale e sociale: l’attenzione al recupero delle strutture storiche si sposa con pratiche eco-friendly e il supporto alle economie locali.
- Turismo esperienziale: gli ospiti non cercano solo un luogo dove dormire, ma desiderano vivere esperienze autentiche, scoprendo itinerari culturali, enogastronomici e naturalistici legati al territorio.
- Innovazione digitale: la gestione coordinata dei servizi e l’integrazione di tecnologie digitali permettono una personalizzazione dell’esperienza e una migliore comunicazione con il viaggiatore.
- Recupero del tessuto storico: la trasformazione di edifici abbandonati in strutture di alta qualità rafforza il legame con la storia e l’identità del borgo.
Il successo degli alberghi diffusi risiede nella loro capacità di offrire molto più di una semplice sistemazione. Tra i motivi che li rendono così apprezzati troviamo:
- Autenticità e identità: ogni edificio conserva la sua storia e le sue peculiarità, permettendo agli ospiti di immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali.
- Vita comunitaria: il contatto con i residenti e la partecipazione alle attività del borgo creano un’esperienza di soggiorno genuina e personalizzata.
- Ambiente e sostenibilità: la gestione attenta e il recupero del patrimonio architettonico favoriscono un turismo responsabile, che rispetta il territorio e ne valorizza le risorse.
Gli alberghi diffusi si caratterizzano per una serie di elementi distintivi:
- Decentralizzazione: l’offerta ricettiva è distribuita su più edifici, favorendo la dispersione e l’integrazione con l’ambiente urbano o rurale.
- Recupero e riutilizzo: molte strutture storiche, destinate a rimanere in silenzio, vengono riportate in vita grazie a interventi di restauro che ne conservano il fascino originario.
- Gestione coordinata: pur nella diversità degli alloggi, i servizi comuni garantiscono standard elevati e un’esperienza uniforme per tutti gli ospiti.
- Integrazione nel tessuto locale: gli alberghi diffusi diventano parte integrante della comunità, favorendo la ripresa economica e sociale del borgo.
Gli alberghi diffusi rappresentano molto più di un semplice modello ricettivo: sono una vera e propria filosofia di accoglienza che punta a valorizzare il territorio, la cultura e la storia. In un’epoca in cui il desiderio di autenticità e sostenibilità guida le scelte dei viaggiatori, questi progetti offrono un’esperienza unica, in cui ogni soggiorno diventa un percorso alla scoperta delle radici e delle tradizioni italiane. Un connubio vincente che, senza dubbio, continuerà a ispirare nuove generazioni di turisti e imprenditori nel panorama dell’ospitalità.
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AMA Stay: la destinazione ideale per una workation invernale tra le Dolomiti

Incastonato nel cuore delle Dolomiti, a San Vigilio di Marebbe, AMA Stay ridefinisce il concetto di workation. Questa struttura innovativa, situata ai piedi del Plan de Corones, integra vacanza, lavoro e benessere, offrendo un’esperienza pensata per smart worker, nomadi digitali e appassionati di avventure alpine.
Lavoro e relax in perfetto equilibrio
Progettato per coniugare produttività e rigenerazione, AMA Stay mette a disposizione spazi di co-working moderni, connessione internet ad alta velocità e un ambiente ideale per la concentrazione. È una soluzione versatile, adatta a liberi professionisti, team di lavoro o famiglie.
Al termine della giornata, la spa della struttura offre un’oasi di relax con piscina riscaldata e sauna panoramica, mentre l’AMA Restaurant propone piatti che uniscono la tradizione ladina e pugliese, reinterpretati dallo chef Marco De Benedictis.
Un inverno tra sport e natura ai piedi delle Dolomiti
Con una stagione invernale che si estende da fine novembre a metà aprile, AMA Stay rappresenta una base strategica per vivere le Dolomiti. La cabinovia per il Plan de Corones, situata di fronte alla struttura, garantisce un accesso immediato al comprensorio sciistico più importante dell’Alto Adige, operativo dal 30 novembre 2024.
Le attività invernali includono sci alpino, sci di fondo, escursioni con le ciaspole e slittino, offrendo numerose opzioni per gli appassionati di sport e natura. Tra gli eventi principali della stagione, spicca la Ski Weltcup femminile del 21 gennaio, che si terrà sulla celebre Pista Erta, visibile direttamente da AMA Stay.
Per gli amanti dello sci di fondo, la pista St. Vigil-Pederü rappresenta un’esperienza unica. Con una lunghezza di 24 km e un dislivello di 347 metri, il percorso attraversa la Valle dell’Enneberg fino al Rifugio Pederü, regalando viste spettacolari su un paesaggio incontaminato.
Eventi culturali e musicali in un contesto internazionale
AMA Stay si distingue anche come punto d’incontro culturale. L’8 dicembre, la seconda edizione di AMA Art ha inaugurato una serie di mostre dedicate ai valori fondanti della struttura: STAY, FOCUS, ADVENTURE e RELAX. L’evento si conclude con un’asta benefica a favore di una causa locale.
La musica riveste un ruolo centrale nelle serate di AMA Stay, con concerti e dj set organizzati ogni giovedì presso il piano bar, contribuendo a creare un’atmosfera vivace e stimolante.
Un approccio innovativo alla workation
AMA Stay si configura come una destinazione che combina la bellezza delle Dolomiti con un ambiente internazionale e multifunzionale. Ogni dettaglio della struttura è stato concepito per offrire un’esperienza che integra lavoro, relax e scoperta, rendendola una scelta ideale per chi cerca un equilibrio tra produttività e benessere.
Tutte le immagini sono di Andreas Tauber
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A Bolzano si accendono le luci del Natale: torna la magia dei mercatini

L’attesa è ormai finita: la città di Bolzano è pronta a portare per le sue vie la magia con uno degli eventi più attesi dell’anno, il Christkindlmarkt, il tradizionale mercatino di Natale. ll 28 novembre l’appuntamento è in piazza Walther per assistere all’accensione delle oltre 1.300 luci del grande Albero dei Desideri decorato, anche quest’anno, con gli addobbi che riproducono le opere realizzate dai bambini e ragazzi in cura presso gli ospedali durante i laboratori di ceramico-terapia offerti da Fondazione Lene Thun.
Passeggiare per le vie del centro, tra le bancarelle, è un vero incanto. Un momento di gioia che coinvolge tutta la città e offre un’esperienza indimenticabile, tra i profumi di spezie, dolci e vin brûlé, la magia delle luci, i canti natalizi che risuonano nelle strade e le fantasiose decorazioni.
Gli chalet di legno offrono, come da tradizione, artigianato artistico e delizie gastronomiche, tra cui speck e salumi dell’Alto Adige, frittelle, succo di mela e strudel. Tornano anche per questa edizione la Wine Lounge, con una selezione di vini autoctoni e di spumanti tipici dell’Alto Adige, e lo stand dedicato a grappa e distillati; mentre piazza del Grano ospiterà il consueto mercatino solidale.

Crediti: Fiorentino
Il mercatino di Natale di Bolzano è sinonimo di rispetto per l’ambiente e cura per la natura. I mercatini dell’Alto Adige impiegano prodotti regionali e a basso impatto ambientale, garantiscono una gestione efficace dei rifiuti e una mobilità sostenibile. Per questo, l’invito è quello di raggiungere il mercatino in treno. Inoltre, gli stand gastronomici proporranno cibi e bevande stagionali, regionali, vegetariani e con ingredienti biologici e solo acqua in vetro, evitando bevande in lattina o bottiglie di plastica.
Anche quest’anno quello di Bolzano sarà un mercatino diffuso, che toccherà diversi luoghi della città con un calendario ricco di eventi.
La bellissima sala del Circolo Cittadino ospiterà la nona edizione di Un Natale di Libri, la passerella culturale che vedrà, ogni venerdì e sabato dal 29 novembre al 14 dicembre, scrittori di fama, come Paola Barbato, Vittorio Emanuele Parsi, Mariapia Veladiano, presentare i loro ultimi best-seller.

L’Avvento a Bolzano non può certo fare a meno della musica: oltre alle bande folcloristiche e ai cori cittadini, più di 130 concerti animeranno le vie del centro storico. Ogni fine settimana in piazza Walther si terranno concerti di musica tradizionale, mentre il sabato pomeriggio le bande cittadine suoneranno dal balcone del Palazzo Mercatile.
Anche l’arte contemporanea trova spazio nel programma natalizio di “Bolzano Città degli Angeli” con il consueto progetto Angelus Loci, curato e coordinato dallo studio di comunicazione franzLAB: in quattro luoghi della città troveranno posto altrettante originali installazioni site specific realizzate da artisti locali, ognuno dei quali ha scelto materiali e forme diverse per rappresentare il suo “angelo del luogo”.

Crediti: Alex Filz
Il mercatino è un luogo di meraviglie per i più piccoli. In piazza Walther i bambini potranno scegliere tra un divertente giro sulla giostra in sella a un cavallo o sul trenino elettrico; in piazza Municipio il teatro dei burattini e la pista di pattinaggio su ghiaccio; nel Parco dei Cappuccini letture di Natale e tanti laboratori per imparare a creare con le proprie mani piccoli angeli natalizi da portare a casa.
Non solo: il 6 dicembre san Nicolò, il santo protettore dei bambini, farà visita al mercatino di Natale, mentre l’8 dicembre sarà il turno degli spaventosi krampus, che faranno rivivere una delle tradizioni più antiche dell’Alto Adige.
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