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È tempo di godersi dicembre: le mete predilette per le vacanze invernali
Dicembre è un mese magico. Le luminarie adornano strade e cortili, l’albero di Natale ti accoglie ogni qualvolta rincasi, le riunioni di famiglia e le cene con gli amici non mancano mai. Ma dicembre e in particolare i giorni di festa sono l’occasione migliore per staccare la spina e, magari, concedersi una piccola vacanza invernale.
Quali sono le mete più gettonate in cui trascorrere il periodo natalizio? Vediamone alcune!
Tra le città italiane maggiormente visitate in questo mese, Bolzano è senza alcun dubbio ai primi posti. Dalla fine di novembre fino al giorno dell’Epifania, la città si illumina dei colori del Natale: tutto, dalle vetrine dei negozi ai balconi delle abitazioni, si colora di oro, rosso e argento.
Gli appassionati di storia e architettura non possono non visitare il Duomo di Santa Maria Assunta che domina piazza Walther. In stile tardogotico, l’attuale duomo dalla copertura verde e oro sorge su tre chiese sovrapposte: una paleocristiana risalente al IV secolo, una altomedievale del VIII secolo e, infine, la terza dell’XI secolo in stile romanico. Da visitare anche Castel Firmiano e il Museo Archeologico dell’Alto Adige dove è conservata la mummia di Ötzi.
Coloro che non vogliono rinunciare allo sport e al contatto con la natura, da Bolzano, possono raggiungere alcuni degli impianti sciistici più apprezzati delle Dolomiti: dalla Valgardena a Obereggen si contano più di 1.200 chilometri di piste.
Napoli vanta una forte tradizione legata al Natale. Le vie del centro storico si animano a festa, ogni bottega propone i prodotti enogastronomici tipici di questo periodo: pizza ripiena di scarola, baccalà e capitone che non aspettano altro di finire in pentola, sartù di riso, roccocò, struffoli ricoperti di miele e zuccherini colorati e mostacciuoli rivestiti di cioccolato.
Tra i vicoli da visitare a tutti i costi, dove l’atmosfera natalizia si fa palpabile, vi è San Gregorio Armeno. La strada è rinomata a livello internazionale per le antiche officine artigianali che si animano, fin da novembre, grazie alle numerose statuine variopinte del presepe; non solo le canoniche figure, ma anche personaggi d’attualità che si sono distinti nel corso dell’anno per le ragioni più disparate.
Al di fuori dell’Italia sono molte le mete europee che accolgono migliaia di turisti durante questo periodo dell’anno. La frenetica e vivace Londra si addobba a festa. Le vie principali della capitale britannica, come Oxford Street, Regent Street e Carnaby Street, si accendono di mille luci, di cui si può godere la magia anche a bordo di uno tipico bus londinese.
A Hyde Park, come ogni anno, è inaugurato il Winter Wonderland, un Paese delle meraviglie invernale in cui è possibile assistere a spettacoli circensi, realizzare sculture di ghiaccio, fare acquisti alle bancarelle di Natale, andare in giostra, pattinare sul ghiaccio e abbuffarsi di prelibatezze.
Christmas at Kew è l’evento natalizio dei Kew Gardens, il giardino botanico di Londra. Al calar della sera, i sentieri del giardino si illuminano con tunnel di luci, fiaccole tremolanti, cascate di luminarie che scendono dalle fronde degli alberi e nuvole di vischio, il tutto tra bancarelle di cibo e bevande fumanti.
Coloro che vogliono incontrare di persona Babbo Natale devono assolutamente prendere un aereo con destinazione Rovaniemi, il capoluogo della Lapponia, in Finlandia. A pochi chilometri dal centro della città, nel bel mezzo del circolo polare artico, si trova il Santa Claus Village. Qui, durante tutto l’anno, è possibile fare la conoscenza di Babbo Natale e passeggiare tra le strade innevate, ai cui lati si trovano boutique, caffè e ristoranti. Rovaniemi fu quasi completamente distrutta durante la Seconda guerra mondiale. Eleanor Roosevelt, la moglie del presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt, nel 1950 visitò Rovaniemi e il suo desiderio era oltrepassare il circolo polare artico. Dei funzionari costruirono un bungalow a otto chilometri a nord della città; questo bungalow ha segnato la nascita del Villaggio di Babbo Natale e si trova ancora oggi vicino all’ufficio postale.
Inoltre, fino alla fine di aprile è possibile ammirare, durante le infinite notti artiche, l’aurora boreale, quel magico spettacolo naturale che secondo la leggenda è causato dalla neve che le volpi, correndo sulle alture, sollevano con la loro coda facendo scintillare.
Molte altre sono le città che meritano di essere visitate durante le vacanze natalizie, come l’eterna Roma, la romantica Parigi, la scatenata Berlino e la moderna Oslo. Ma ora non resta che sceglierei la propria meta, prenotare il biglietto aereo e preparare la valigia.
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AMA Stay: la destinazione ideale per una workation invernale tra le Dolomiti
Incastonato nel cuore delle Dolomiti, a San Vigilio di Marebbe, AMA Stay ridefinisce il concetto di workation. Questa struttura innovativa, situata ai piedi del Plan de Corones, integra vacanza, lavoro e benessere, offrendo un’esperienza pensata per smart worker, nomadi digitali e appassionati di avventure alpine.
Lavoro e relax in perfetto equilibrio
Progettato per coniugare produttività e rigenerazione, AMA Stay mette a disposizione spazi di co-working moderni, connessione internet ad alta velocità e un ambiente ideale per la concentrazione. È una soluzione versatile, adatta a liberi professionisti, team di lavoro o famiglie.
Al termine della giornata, la spa della struttura offre un’oasi di relax con piscina riscaldata e sauna panoramica, mentre l’AMA Restaurant propone piatti che uniscono la tradizione ladina e pugliese, reinterpretati dallo chef Marco De Benedictis.
Un inverno tra sport e natura ai piedi delle Dolomiti
Con una stagione invernale che si estende da fine novembre a metà aprile, AMA Stay rappresenta una base strategica per vivere le Dolomiti. La cabinovia per il Plan de Corones, situata di fronte alla struttura, garantisce un accesso immediato al comprensorio sciistico più importante dell’Alto Adige, operativo dal 30 novembre 2024.
Le attività invernali includono sci alpino, sci di fondo, escursioni con le ciaspole e slittino, offrendo numerose opzioni per gli appassionati di sport e natura. Tra gli eventi principali della stagione, spicca la Ski Weltcup femminile del 21 gennaio, che si terrà sulla celebre Pista Erta, visibile direttamente da AMA Stay.
Per gli amanti dello sci di fondo, la pista St. Vigil-Pederü rappresenta un’esperienza unica. Con una lunghezza di 24 km e un dislivello di 347 metri, il percorso attraversa la Valle dell’Enneberg fino al Rifugio Pederü, regalando viste spettacolari su un paesaggio incontaminato.
Eventi culturali e musicali in un contesto internazionale
AMA Stay si distingue anche come punto d’incontro culturale. L’8 dicembre, la seconda edizione di AMA Art ha inaugurato una serie di mostre dedicate ai valori fondanti della struttura: STAY, FOCUS, ADVENTURE e RELAX. L’evento si conclude con un’asta benefica a favore di una causa locale.
La musica riveste un ruolo centrale nelle serate di AMA Stay, con concerti e dj set organizzati ogni giovedì presso il piano bar, contribuendo a creare un’atmosfera vivace e stimolante.
Un approccio innovativo alla workation
AMA Stay si configura come una destinazione che combina la bellezza delle Dolomiti con un ambiente internazionale e multifunzionale. Ogni dettaglio della struttura è stato concepito per offrire un’esperienza che integra lavoro, relax e scoperta, rendendola una scelta ideale per chi cerca un equilibrio tra produttività e benessere.
Tutte le immagini sono di Andreas Tauber
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A Bolzano si accendono le luci del Natale: torna la magia dei mercatini
L’attesa è ormai finita: la città di Bolzano è pronta a portare per le sue vie la magia con uno degli eventi più attesi dell’anno, il Christkindlmarkt, il tradizionale mercatino di Natale. ll 28 novembre l’appuntamento è in piazza Walther per assistere all’accensione delle oltre 1.300 luci del grande Albero dei Desideri decorato, anche quest’anno, con gli addobbi che riproducono le opere realizzate dai bambini e ragazzi in cura presso gli ospedali durante i laboratori di ceramico-terapia offerti da Fondazione Lene Thun.
Passeggiare per le vie del centro, tra le bancarelle, è un vero incanto. Un momento di gioia che coinvolge tutta la città e offre un’esperienza indimenticabile, tra i profumi di spezie, dolci e vin brûlé, la magia delle luci, i canti natalizi che risuonano nelle strade e le fantasiose decorazioni.
Gli chalet di legno offrono, come da tradizione, artigianato artistico e delizie gastronomiche, tra cui speck e salumi dell’Alto Adige, frittelle, succo di mela e strudel. Tornano anche per questa edizione la Wine Lounge, con una selezione di vini autoctoni e di spumanti tipici dell’Alto Adige, e lo stand dedicato a grappa e distillati; mentre piazza del Grano ospiterà il consueto mercatino solidale.
Crediti: Fiorentino
Il mercatino di Natale di Bolzano è sinonimo di rispetto per l’ambiente e cura per la natura. I mercatini dell’Alto Adige impiegano prodotti regionali e a basso impatto ambientale, garantiscono una gestione efficace dei rifiuti e una mobilità sostenibile. Per questo, l’invito è quello di raggiungere il mercatino in treno. Inoltre, gli stand gastronomici proporranno cibi e bevande stagionali, regionali, vegetariani e con ingredienti biologici e solo acqua in vetro, evitando bevande in lattina o bottiglie di plastica.
Anche quest’anno quello di Bolzano sarà un mercatino diffuso, che toccherà diversi luoghi della città con un calendario ricco di eventi.
La bellissima sala del Circolo Cittadino ospiterà la nona edizione di Un Natale di Libri, la passerella culturale che vedrà, ogni venerdì e sabato dal 29 novembre al 14 dicembre, scrittori di fama, come Paola Barbato, Vittorio Emanuele Parsi, Mariapia Veladiano, presentare i loro ultimi best-seller.
L’Avvento a Bolzano non può certo fare a meno della musica: oltre alle bande folcloristiche e ai cori cittadini, più di 130 concerti animeranno le vie del centro storico. Ogni fine settimana in piazza Walther si terranno concerti di musica tradizionale, mentre il sabato pomeriggio le bande cittadine suoneranno dal balcone del Palazzo Mercatile.
Anche l’arte contemporanea trova spazio nel programma natalizio di “Bolzano Città degli Angeli” con il consueto progetto Angelus Loci, curato e coordinato dallo studio di comunicazione franzLAB: in quattro luoghi della città troveranno posto altrettante originali installazioni site specific realizzate da artisti locali, ognuno dei quali ha scelto materiali e forme diverse per rappresentare il suo “angelo del luogo”.
Crediti: Alex Filz
Il mercatino è un luogo di meraviglie per i più piccoli. In piazza Walther i bambini potranno scegliere tra un divertente giro sulla giostra in sella a un cavallo o sul trenino elettrico; in piazza Municipio il teatro dei burattini e la pista di pattinaggio su ghiaccio; nel Parco dei Cappuccini letture di Natale e tanti laboratori per imparare a creare con le proprie mani piccoli angeli natalizi da portare a casa.
Non solo: il 6 dicembre san Nicolò, il santo protettore dei bambini, farà visita al mercatino di Natale, mentre l’8 dicembre sarà il turno degli spaventosi krampus, che faranno rivivere una delle tradizioni più antiche dell’Alto Adige.
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Tra arte, cultura e cibo: ecco come ho trascorso una settimana a Copenaghen
Ogni anno si ripete sempre la stessa storia. Arriva il caldo insopportabile e per riuscire a sopravvive sono “costretto” a trascorrere qualche giorno a latitudini più alte, in cerca di un po’ di refrigerio.
Per sfuggire all’afa degli ultimi giorni di luglio, mi sono spinto fino in Danimarca, a Copenaghen, per la precisione. Quei dieci gradi in meno rispetto all’Italia sono stati una boccata d’aria fresca – così fresca che al terzo giorno avevo già mal di gola, raffreddore e tosse. Ma questo lieve malessere non mi ha di certo fermato nell’esplorare una delle città più affascinanti del Nord Europa, dove la vita scorrere con un ritmo lento.
Di luoghi da visitare, a Copenaghen, ce ne sono moltissimi e, con l’accompagnamento delle mie foto, voglio portarvi alla loro scoperta.
Tra castelli e palazzi
Due sono le residenze storiche più conosciute della capitale danese: il castello di Rosenborg e il palazzo di Amalienborg.
Circondato da un impeccabile giardino, il castello di Rosenborg, edificato nel 1606, fu utilizzato come residenza reale fino al 1710, anno in cui il re Federico IV scelse di fissare la residenza estiva in un palazzo più moderno. Da quel momento, Rosenborg accolse la collezione dei Gioielli della Corona Danese e altri oggetti di valore, esposti in sale rimaste perfettamente intatte dal XVIII secolo.
Infatti, proprio i Gioielli della Corona, con la loro magnifica opulenza, sono l’attrazione principale del castello. Ma altrettanto spettacolari sono le sale interne, riccamente decorate e arredate, che permettono di rivivere ben quattrocento anni di storia danese.
Costruito verso la fine del 1600, il palazzo di Amalienborg è, dal 1794, la residenza principale della famiglia reale danese. Il complesso è costituito da quattro palazzi principali, in stile rococò, disposti attorno a un cortile ottagonale; al cui centro si erge una monumentale statua equestre di Federico V.
Sfortunatamente solo due dei quattro palazzi sono aperti al pubblico. Al loro interno è possibile ammirare la sala del trono, alcuni appartamenti reali, sale da ballo e diversi studi. Inoltre, con un pizzico di fortuna, recandosi all’esterno del complesso a mezzogiorno in punto è possibile assistere al cambio della guardia.
Perdersi tra le vie di Copenaghen
Che sia in bici – come fanno i local – o a piedi, una passeggiata per Copenaghen, per i suoi canali e per i quartieri più tipici è d’obbligo.
Da non perdere, sebbene sia sempre affollato di turisti, è il canale Nyhavn, simbolo della città assieme alla statua della Sirenetta. Con le caratteristiche case colorate disposte in fila che si riflettono nell’acqua, il canale altro non è che l’antico porto della città. Scavato nel XVII secolo, serviva, infatti, come principale via d’accesso al mare. Oltre ai vari ristoranti presenti – forse un po’ troppo turistici –, Nyhvan è anche il punto di partenza di diversi percorsi fluviali che portano a scoprire i canali della città.
Christiania è un quartiere dalla storia controversa, ma tappa fondamentale per chi si reca a Copenaghen. Una zona militare abbandonata del quartiere venne occupata nel 1971 e proclamata città libera, ovvero un’area non soggetta a tasse e guidata da una legislazione interna, dove, ad esempio, era consentito il consumo di droghe. Oggigiorno, tra baracche, case, murales colorati e sculture all’aperto, sono sorti numerosi bar, ristoranti e caffetterie.
Arte a più non posso
Per chi come me ama passeggiare tra le sale dei musei, a Copenaghen vi è l’imbarazzo della scelta.
Copenhagen Contemporary – forse il mio preferito – è un immenso museo d’arte contemporanea situato all’interno di un vecchio magazzino distribuito su settemila metri quadrati. Qui le opere d’arte si intrecciano con lo stile industrial dell’edificio, rendendo l’esperienza ancora più suggestiva. Se avete occasione di andare, non perdete l’installazione immersiva Aftershock di James Turrell: un tempio di colore bianco, a cui può accedere solo una decina di persone alla volta, dove l’alternarsi di luci colorate crea un senso di smarrimento e perdita dei confini sensoriali.
Se invece amate l’arte antica e moderna, la galleria Ny Carlsberg Glyptotek è la vostra mecca. Il museo racconta attraverso le opere esposte oltre seimila anni di civilizzazione: busti greci e romani, statuette egizie, opere di Auguste Rodin, una collezione di dipinti di Paul Gauguin e una rarissima collezione di sculture di Edgar Degas.
Bakery e ristoranti non mancano
Forse, lo scopo principale di questo mio viaggio era provare quei meravigliosi ristoranti e quelle incantevoli bakery che Instagram mi proponeva tra i reel.
Partendo dalla colazione, la migliore, a mio avviso, è quella che ho fatto da Lille Bakery – a pochi passi dal Copenhagen Contemporary – con un soffice berliner ricoperto di zucchero e cannella e un trancio di pizza con cipolla, olive e acciughe da far invidia alle migliori pizzerie nostrane.
Se, invece, volete iniziare la giornata con un buon croissant, il mio consiglio è Andersen & Maillard: una bakery dallo stile contemporaneo dove sfornano brioche e croissant di ogni tipo, dalla sfogliatura leggera e friabile.
Piatto tipico danese è lo smørrebrød: una semplice fetta di pane di segale imburrata e condita con ciò che si desidera, dalla carne al pesce, dai funghi alle verdure. I migliori smørrebrød della città si possono assaggiare da Selma, un ristorante dall’ambiente minimal ma dai prezzi un po’ elevati, oppure da Aamanns Genbo, un locale dall’atmosfera raffinata situato nella zona residenziale di Carlsberg.
Per una cena internazionale, invece, vi consiglio Hidden Dimsum: pochi posti a sedere, mise en place essenziale, ma piatti della cucina cinese da favola. Oltre alla vasta scelta di ravioli, con i ripieni più disparati, non si possono non ordinare i toast di gamberi e l’anatra arrosto, con quella pelle così croccante…
Ultimi due indirizzi, a prezzi tutto sommato abbordabili per chi desidera sperimentare la cucina scandinava contemporanea: Vækst e Gaarden & Gaden. In entrambi i locali è possibile optare per un menu degustazione, di tre portate nel primo e di sei nel secondo, composti da piatti che seguono la stagionalità dei prodotti e da cui emerge la passione degli chef per il loro lavoro.
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