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Hobby farmer: il ritorno alla terra tra passione, sostenibilità e autoproduzione

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Negli ultimi anni, l’interesse degli italiani per l’agricoltura amatoriale, o “hobby farming“, ha registrato una crescita significativa. Secondo un sondaggio condotto dal mensile “Vita in Campagna”, il 93% degli intervistati si dedica alla produzione artigianale di alimenti come marmellate, conserve e pesto. Di questi, il 64% lo fa principalmente per ottenere prodotti di qualità superiore rispetto a quelli disponibili nei supermercati. Inoltre, l’86% coltiva personalmente la frutta e la verdura utilizzata, evidenziando una tendenza crescente rispetto al 2020.

L’hobby farming, ovvero la coltivazione della terra e l’allevamento di animali su piccola scala per passione anziché per profitto, offre numerosi benefici, sia personali che ambientali. Ecco i principali vantaggi:

Benessere fisico e mentale
– Il lavoro all’aria aperta favorisce l’attività fisica, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e migliorando la forma fisica.
– Il contatto con la natura aiuta a ridurre lo stress e l’ansia, migliorando il benessere psicologico.
– Coltivare ortaggi e frutta stimola la gratificazione personale, riducendo il senso di frustrazione e migliorando l’umore.

Qualità dell’alimentazione
– L’autoproduzione di ortaggi, frutta, uova e altri alimenti permette di consumare prodotti più freschi, privi di pesticidi e conservanti chimici.
– Favorisce una dieta più equilibrata e sana, con un maggiore apporto di vitamine e minerali.

Sostenibilità ambientale
– La pratica dell’agricoltura biologica e l’uso di tecniche a basso impatto ambientale riducono l’inquinamento del suolo e delle acque.
– L’autoproduzione aiuta a ridurre gli sprechi alimentari e il consumo di plastica legato agli imballaggi industriali.
– L’hobby farming può contribuire alla biodiversità, favorendo la coltivazione di varietà autoctone e la presenza di insetti impollinatori.

Risparmio economico
– Sebbene non sostituisca completamente gli acquisti al supermercato, l’hobby farming consente di ridurre le spese per frutta, verdura e altri prodotti.
– Con una gestione oculata delle risorse (ad esempio, il compostaggio e l’uso di acqua piovana), i costi si riducono ulteriormente.

Conoscenza e trasmissione della cultura agricola
– Permette di apprendere competenze legate alla coltivazione, all’allevamento e alla conservazione degli alimenti.
– Favorisce la trasmissione di tradizioni e tecniche agricole alle nuove generazioni.
– Può trasformarsi in un’attività educativa per i bambini, avvicinandoli alla natura e insegnando loro l’importanza della sostenibilità.

Possibilità di piccole entrate extra
– Se l’attività cresce, è possibile vendere prodotti artigianali come miele, marmellate, ortaggi o uova, generando un piccolo reddito aggiuntivo.
– In alcune zone, l’hobby farming si lega anche al turismo rurale e alle esperienze didattiche (agriturismi, laboratori per scuole, ecc.).

Socialità e senso di comunità
– Gli hobby farmer spesso si uniscono in reti locali o gruppi di scambio, condividendo sementi, consigli e prodotti.
– Favorisce la nascita di orti urbani e comunitari, rafforzando il legame tra i membri della comunità.

Grazie a questi vantaggi, l’hobby farming non è solo una tendenza in crescita, ma una pratica che migliora la qualità della vita e aiuta a costruire un futuro più sostenibile. Un’analisi di Nomisma, in collaborazione con “Vita in Campagna”, ha rilevato che gli hobby farmer italiani provengono da diverse categorie professionali, tra cui impiegati, liberi professionisti, lavoratori autonomi, dipendenti pubblici, operai e pensionati. Le coltivazioni più comuni includono ortaggi (88,6%), frutta (65%), vite (34,3%) e olivo (32,3%). Spesso, queste attività sono accompagnate da processi di trasformazione come la produzione di confetture, conserve, vino e olio.

Questa crescente passione per l’agricoltura amatoriale riflette un desiderio diffuso di ritornare a uno stile di vita più sostenibile e in armonia con la natura, nonché la volontà di consumare alimenti più sani e genuini.

Per gli appassionati del settore, dal 14 al 16 marzo 2025 si terrà a Verona la 12ª edizione di “Vita in Campagna – La Fiera“. L’evento, ospitato presso Veronafiere, rappresenta un punto di incontro per tutti coloro che amano il verde, con spazi dedicati a orti, giardini e piccoli allevamenti. I visitatori potranno esplorare una vasta gamma di prodotti, attrezzature e partecipare a corsi pratici tenuti da esperti del settore. I settori merceologici presenti includono piante e fiori per abbellire gli spazi, orticoltura, animali da cortile e cosmesi naturale. La fiera promuove un approccio consapevole alla terra, favorendo la condivisione di conoscenze e l’innovazione nel rispetto dell’ambiente. È un’occasione imperdibile per chi desidera approfondire le proprie competenze nel campo dell’agricoltura amatoriale e scoprire le ultime novità del settore.

Giornalista dal 2000, da sempre vocato al settore food&beverage. Da grande avrei dovuto fare l'architetto, ma la passione per la comunicazione ha preso il sopravvento: ho infatti maturato esperienze nel settore del marketing operando come senior account in diverse agenzie di comunicazione. Oggi sono consulente aziendale nelle vesti di PR e addetto stampa. Sono appassionato di cucina, fotografia, giardinaggio, faidate e di fitness. Tra i progetti extralavorativi a breve termine: una casetta in montagna con tanto verde attorno.

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