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Vacanze di inizio anno: ecco la nostra selezione dei migliori resort

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Siamo a metà gennaio, le feste di Natale e capodanno sono finite ormai da qualche settimana e le prossime vacanze sono ancora molto lontane. Ma questo, è il periodo migliore per progettare, organizzare o semplicemente sognare il prossimo viaggio, il prossimo momento di relax lontano dal trambusto e dalla routine del lavoro e del vivere quotidiano. Volete delle idee su dove trascorrere i prossimi giorni di riposo? Eccovi accontentati.

L'Eve SpaPensate alla montagna? Partiamo da casa nostra, dall’estremo nord ovest, ovvero dalla Valle d’Aosta. Qui, il Grand Hotel Billia, 5 stelle L da poco restaurato e apparso nella “top ten” della opere costruite nel 2013 del sole24ore, gode di una posizione privilegiata, essendo al centro del regno incontrastato dello sci con km di piste che arrivano fino ai versanti della vicina Svizzera e della Francia. Le camere hanno ogni tipo di comfort e si distinguono per l’armoniosa fusione tra moderno e tradizionale. Alcune suite dispongono di terrazza panoramica con vista sul paesaggio da mozzafiato delle alpi e sulla piscina scoperta del Grand Hotel, mentre i bagni sfoggiano splendidi arredamenti in marmo di Carrara. Degna di nota anche l’esperienza gastronomica d’eccellenza, con una grande varietà di vini e formaggi locali ed una cucina che si distingue nel suo genere in quanto si propone come delicata e gustosa fusione tra tradizione di montagna e nuove tendenze. Da non perdere però, la vera punta di diamante del Saint-Vincent Resort & Casino, ovvero il centro benessere “L’Eve”, ricavato nelle antiche cantine del Grand Hotel Billia dove è possibile accedere alla sauna, alle docce a ugelli, alla cascata di ghiaccio, alla doccia rilassante, alla nebbia fredda e tante altre cose per momenti unici di relax. …e per gli amanti del gioco, una capatina al casinò è d’obbligo.

Chedi Andrematt 2Restando i tema di montagna, ma praticabile anche in estate, un’altra perla delle alpi, questa volta versante svizzero, è il Chedi Andermatt, nuovissimo 5 stelle L gestito dalla catena asiatica GHM Hotels. Progettato da Jean Michel Gathy, il Chedi Andrematt è destinato a ridisegnare gli standard del design e dell’ospitalità nell’arco alpino, con la sua fusione tra stile chic alpino ed eco asiatica.106 camere e suite, una grandissima Spa, 2400 mq, con piscine interne ed esterne più 10 Spa Suite private, oltre ad una proposta Food & Beverage d’elezione, in grado di unire le tradizioni gourmet d’Oriente e Occidente grazie al suo Executive Chef Mansour Memarian, due stelle Michelin, ed al suo staff composto da 100 persone che lavorano in quattro differenti cucine tematiche. Ideale d’inverno, grazie alla sua posizione in prossimità delle piste di Gemsstock, ma perfetto anche in estate per gli amanti del golf, con l’accesso esclusivo e riservato al campo da campionato da 18 buche di Andermatt.

Spa GenevaSempre in Svizzera ma a Ginevra, si trova l’Hotel des Bergues Geneva con la sua splendida vista a 360° sulla città. Fiore all’occhiello dell’albergo, facente parte della catena Four Season, è la nuova Spa firmata Mont Blanc. Il design della Spa richiama nei materiali gli elimenti locali quali pietre di montagna e legno, che si fondono con eccellenze internazionali come il raro marmo turco di Marmara. Ricca la gamma esclusiva di trattamenti ed esperienze nelle sette sale trattamenti e nella spa suite, ideale per le le coppie, che offre anche un hammam privato, mentre all’ultimo piano dell’hotel, ci si potrà rilassare davanti al caminetto della biblioteca firmata “Ultimate Library”, o fare attività fisica nel moderno fitness centre.

Verdura 1Per chi invece è già proiettato all’estate ecco qui alcuni resort che toglierebbero il fiato a chiunque. Il primo si trova niente meno che nel sud ovest siciliano, ed è il Verdura Golf & Spa Resort, una struttura che si estende su 230 ettari di terreno con 2 km di costa privata. Nato dal progetto dell’architetto italiano Flavio Albanese, il resort comprende 203 camere, 4 ristoranti guidati dall’head chef Fulvio Pierangelini, 5 bar, una Spa di 4000 mq ed uno scenografico anfiteatro esterno da 500 persone. Il Verdura Golf & Spa dispone anche di due campi da golf da 18 buche più un campo da 9 buche e diversi campi pratica.

Shanti Maurice 1bisPer chi cerca qualcosa di più esotico, ecco il Shanti Maurice, il boutique resort nel sud dell’isola Mauritius, una struttura di 15 ettari di lussureggianti giardini tropicali, campi di canna da zucchero, spiagge di sabbia bianca e incontaminata e acque dell’Oceano Indiano. A completare le attrezzature a disposizione del resort, una magnifica spa Nira ed i ristoranti, sempre ricchi di novità, gestiti dall’Executive Chef Willibald Reinbacher, il quale prepara i propri piatti utilizzando esclusivamente pesce, frutta e verdura locale. Ultimo gioiello di questo resort africano la Rum Shed, una tipica rhumeria mauriziana che vanta oltre 180 distillati provenienti da 36 paesi diversi. Lo stile shabby-chic cattura l’essenza di un’epoca passata, con le pareti rivestite da tavole di legno provenienti da vecchie barche da pesca, cerchioni di bicicletta usati come tavoli e sedie e barili di petrolio trasformati in lampadari.

Vivanta 1E per chi preferisse l’Asia? C’è sempre lo Sri Lanka, una delle destinazioni fra le più ambite grazie a fantastici panorami naturali di foreste, spiagge bianche e acque limpide. Sulla costa sud est dell’isola, immerso in un’oasi di palme fruscianti e spiagge vergini, sorge il Vivanta by Taj Bentota della catena Taj Hotels, un esclusivo beach&spa resort con 160 camere che affacciano direttamente sull’Oceano Indiano. Di recente interamente restaurato, il restyleng è costato 12,5 milioni di dollari, coniuga perfettamente stile contemporaneo e fascino coloniale. Per chi volesse dare nuovo slancio alla vacanza mare e relax, qui, oltre al classico whale e dolphin watching, si possono fare esperienze uniche legate al territorio, come il safari lungo le rive del fiume Madu o la visita dell’orfanotrofio degli animali di Pinnawala. Ricca l’offerta food & beverage per gli appassionati gourmant internazionali, che posso scegliere tra l’atmosfera elegante del Sea View, che offre cene a lume di candele, o il ricco buffet del The Palms, dove si pranza e cena intorno ad un acquario, sotto soffitti fatti con gusci di cocco illuminati da lampadari in reti da pesca; per chi cerca i sapori orientali, infine, nel resort si trova anche l’unico autentico ristorante cinese di Bentota, il The Oriental Pavilion.

 

Siamo bravi, belli e buoni. O almeno siamo convinti di esserlo! Amiamo cucinare, mangiare, bere, viaggiare, fotografare, conoscere e, in generale, ci lasciamo attrarre da tutto quel che merita un approfondimento. Viviamo lasciandoci calamitare da tutto ciò che piace e ci impegniamo a raccontarlo nel migliore dei modi. Altre nostre grandi passioni: gli animali domestici, l'orticoltura, gli alimenti genuini e sani e l'attività fisica. Come puoi interagire con noi? Scrivici a redazione@zedmag.it

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Arriva la primavera ed è tempo di gite fuori porta: la provincia di Brescia è green

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La primavera è ufficialmente sbocciata e la provincia di Brescia, con la sua infinita varietà di paesaggi è pronta a regalare piacevoli e ritempranti giornate da trascorrere all’aria aperta. Che sia per una passeggiata al lago, tra le dolci colline della Franciacorta o nella verde pianura solcata dal fiume Oglio, questa è la stagione ideale per godersi il bel tempo.

LAGO DI GARDA

Caratterizzato da un clima mite e mediterraneo, il Lago di Garda è un’esplosione di fioriture. La sua vegetazione fatta da lussureggianti olivi, limoni e palme e il fascino della montagna e della natura dell’entroterra, creano una cornice perfetta per passare delle giornate in uno dei contesti paesaggistici più belli del nostro Paese.

Proprio sul Garda si affacciano alcuni dei paesaggi verdi più belli dell’intera provincia di Brescia, con quattro siti del circuito Grandi Giardini Italiani. A Gardone Riviera si trovano il Giardino Botanico André Heller e i giardini del Vittoriale degli Italiani.

Il primo è un insolito Eden creato per volontà dell’artista austriaco Andrè Heller: fra oltre 3.000 piante e fiori che ricreano diversi ambienti, giochi d’acqua e laghetti di ninfee collegati tra loro da un intreccio di sentieri, sono collocate opere di grandi artisti.

Il parco del Vittoriale degli Italiani è, invece, uno straordinario intreccio di giardini ed edifici, che fu la dimora di Gabriele D’Annunzio.

Rientrano nel circuito dei Grandi Giardini Italiani anche l’isola del Garda e la rocca di Lonato, abbracciata da un grande parco, straordinario esempio di bosco ceduo con olivi, vigne e specie spontanee e scenografici pendii erbosi.

Appartenenti a un patrimonio storico e culturale di grande valore, le limonaie dell’Alto Garda costituiscono motivo di una o più escursioni di primavera in riva al lago. Concentrate soprattutto nella zona che va da Toscolano Maderno a Limone, testimoniano un’attività che nel passato aveva rivestito un ruolo importante per l’economia del Garda, che dal 1700 esportava i suoi limoni in tutta Europa. Tipica la loro struttura, con pilastri di formati da pietre sovrapposte e circondate su tre lati da alte mura di pietra e aperte sul quarto verso il lago. Tra quelle visitabili, le limonaie del castel e di villa Borghi a Limone, La Malora a Gargnano e Pra dela fam a Tignale, la più grande del Garda.

Limonaia del Castel a Limone sul Garda.

FRANCIACORTA

Colline, vigneti e molto di più: la Franciacorta è la meta perfetta per una giornata tra verde, storia, cultura e cantine eccellenti dove degustare i prodotti tipici del territorio.

A partire dal primo weekend di maggio, tutti i fine settimana riapre al pubblico lo storico roseto dell’antico castello Quistini a Rovato. Tra le mura secolari è possibile ammirare una collezione unica di rose di ogni colore, profumo e specie. Le visite guidate sono impreziosite da racconti sulla storia e sui segreti di questo tesoro botanico.

Nella cornice delle colline di Franciacorta la mostra-mercato Franciacorta in Fiore di rose ed erbacee perenni nell’antico borgo di Bornato (Cazzago San Martino) è diventata un appuntamento primaverile imperdibile. Quella in calendario dal 17 al 19 maggio è la 25a edizione, il cui tema è Fiori e api, essenza di vita e dolcezza infinita. A corollario della manifestazione vi saranno anche spettacoli, mostre, laboratori, visite guidate, menu a tema e il Palio della Rosa che accompagnerà gli ospiti in un viaggio indietro nel tempo, coinvolgendoli in giochi e sfide.

La Franciacorta nasconde piccoli tesori per una giornata a caccia di natura e storia, come il giardino della casa museo Zani a Cellatica punteggiato di antiche sculture, il Parco delle sculture di Franciacorta a Erbusco, il roseto di castello Quistini a Rovato e l’orto botanico delle conifere a Ome, un’oasi di pace dove si possono ammirare più di ottanta specie di conifere provenienti da tutto il mondo.

LAGO D’ISEO E VALLE CAMONICA

Dove il Lago d’Iseo incontra la Franciacorta, la magnifica riserva naturale delle torbiere del Sebino è un luogo magico dove l’incontro tra acqua e terra dà vita a una zona di grande interesse naturalistico. Habitat naturale per svariate popolazioni di uccelli, è attrezzata per il praticare il birdwatching e per osservare, da maggio a settembre, la fioritura delle ninfee. Poco distante, a Paratico, sono da scoprire il parco dei taxodi (un ambiente ad altissima biodiversità che dà riparo a splendidi esemplari di aironi cenerini, le cui passerelle si snodano tra oltre 200 alberi acquatici) e il parco delle erbe danzanti. Risalendo dal lago alla Valle Camonica, a Paisco Loveno, nella laterale Valle Allione, il giardino botanico Alpino Vivione è un’area di divulgazione scientifica con oltre 400 specie tipiche delle Orobie orientali, una xiloteca (raccolta di legni) e un’aula didattica arricchita da oggetti curiosi sul mondo degli insetti e dei minerali. Esteso su oltre 900 m², è suddiviso in sedici settori corrispondenti ad altrettanti habitat, dal fondovalle fino ad arrivare alla flora dei ghiaioni e delle vallette nivali.

BASSA BRESCIANA

Con i suoi panorami aperti, punteggiati di castelli ben conservati e da antichi borghi, la Bassa Bresciana si offre alla primavera come luogo i cui immergersi per un’escursione all’insegna del relax. Da non farsi sfuggire, il parco Angelo e Lina Nocivelli a Verolanuova con i suoi coreografici giochi d’acqua, l’area attorno al castello Bonoris a Montichiari con tre ettari di parco all’inglese e l’armonioso giardino pensile “segreto” con vista, l’imponente castello di Padernello circondato dalle acque e il vicino ponte San Vigilio di Giuliano Mauri, un’installazione artistica di grande suggestione per una coinvolgente esperienza olistica a stretto contatto con la natura.

Ponte San Vigilio.

BRESCIA, URBAN GREEN

Nel cuore della città, il colle Cidneo, dove si erge il castello con i suoi giardini, è un vero polmone verde, solcato da un intreccio di sentieri e percorsi sterrati che scendono fino a incontrarsi con i caratteristici vicoli che in pochi minuti portano al centro storico.

Qui si trova anche il giardino botanico della Montagnola, piacevole itinerario naturalistico esteso sul lato nord del colle. Composto da prati, zone boscate, zone umide e pietraie, corsi d’acqua, aree di giardino ornamentale e pinete, il giardino preserva il ricordo del vecchio parco chiuso negli anni Novanta. Sempre sulle pendici del colle si inerpicano i filari del vigneto urbano del Pusterla che è il più esteso vigneto cittadino d’Europa.

Tra i gioielli verdi nelle vicinanze della città troviamo il parco secolare di villa Mazzucchelli di Mazzano. Ultimato a fine Settecento e aperto per la prima volta al pubblico nel 2013, il parco ha un impianto tipico all’italiana per un totale di 60.000 m². Fra le curiosità un cedro del Libano di oltre 260 anni e l’esposizione di antichi attrezzi agricoli.

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In viaggio tra le bellezze d’Italia: Torino, alla scoperta della città sabauda

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Storia e modernità si incontrano a Torino, per me una delle più belle città d’Italia. Lì ho lasciato una piccola parte di me fin da quando la visitai per la prima volta otto anni fa, e ogni volta che torno ne rimango affascinato. Comodamente raggiungibile con l’alta velocità, Torino si rivela la meta ideale in cui trascorrere un piacevole fine settimana, o anche qualche giorno in più, soprattutto se, come me, amate perdervi tra le sale di musei e gallerie. Con questo pezzo voglio portavi, in questa quattro giorni, alla scoperta della città sabauda, grazie anche alle foto che ho scattato che sebbene fosse aprile hanno un mood autunnale, e la colpa è stata dal cattivo tempo. Un consiglio: spulciate il sito di Airbnb e troverete dei comodissimi alloggi.

Se il Museo Egizio, il più antico museo al mondo dedicato interamente alla cultura nilotica, e il Museo del Cinema, con sede nella Mole Antonelliana, sono tappe quasi obbligatorie di ogni turista che si reca nella città sabauda, Torino ospita moltissimi altri musei che meritano di essere visitati.

MUSEI E PALAZZI

A Palazzo Mazzonis ha sede il MAO, il Museo d’Arte Orientale, una delle più recenti istituzioni museali della città, inaugurato nel 2008. I quattro piani del palazzo accolgono di più di 2.300 opere suddivise in cinque sezioni: Asia Meridionale e Sud-est asiatico, Cina, Giappone, regione himalayana e Paesi islamici. Tra oggetti funerari cinesi, statue buddiste di produzione centroasiatica, dipinti giapponesi e reperti del periodo pre-islamico, il visitatore può conoscere la produzione artistica di culture a noi lontane.

In via Magenta si trova la GAM, la Galleria civica d’arte moderna e contemporanea, situata in un edificio, risalente al 1959, progettato dagli architetti Carlo Bassi e Goffredo Boschetti. La collezione della Galleria conta oltre 45.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni e fotografie a cui si aggiungono disegni e incisioni e una tra le più importanti collezioni europee di film e video d’artista; qui sono conservate opere dei massimi artisti dell’Ottocento e del Novecento come Canova, Fontanesi, Picasso, Fontana e Warhol.

Nel cuore del centro storico di Torino sorgono, invece, i Musei Reali. Il complesso museale comprende diverse realtà di cui la più spettacolare è il Palazzo Reale. Destinato a residenza ducale, il palazzo, che venne progettato tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, dopo la caduta della monarchia, nel 1955 venne consegnato alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici. Le sale ospitano mobili e arredi d’epoca, pareti riccamente decorate e soffitti adornati da affreschi da cui pendono maestosi lampadari che trasportano l’osservatore in un’epoca di lusso e sfarzo. La visita ai Musei Reali comprende, fra le diverse attrazioni, anche l’Armeria Reale, un lungo corridoio in cui sono esposte diverse armature e armi, e la cappella della Sacra Sindone, costruita per ospitare la reliquia.

A una decina di chilometri da Torino, nella località di Venaria Reale, sorge imponente la Reggia di Venaria. Realizzata attorno alla metà del XVII secolo per volontà del duca Carlo Emanuele II di Savoia, la reggia dopo un periodo di grande splendore venne trasformata, all’inizio dell’Ottocento, in una caserma. Tolto il presidio militare con la fine della Seconda guerra mondiale, la reggia divenne preda dei vandali fino al 1999, quando ebbe inizio l’opera di restauro. Inaugurata al pubblico nel 2007, la Reggia di Venaria è celebre soprattutto per la Galleria Grande, un corridoio di ottanta metri caratterizzato da un pavimento a losanghe nere e bianche e stucchi che adornano pareti e soffitto, e per la cappella di Sant’Uberto, dallo stile barocco in cui un continuo gioco di luci e ombre amplifica la sacralità del luogo.

PIAZZE E LUOGHI ALL’APERTO

Piazza Castello, l’anima del centro cittadino e punto dove confluiscono le quattro vie principali della città, fu progettata dall’architetto Ascanio Vitozzi nel 1584. Sulla piazza si affacciano alcune tra le più importanti attrazioni di Torino come il Palazzo Reale, il Teatro Regio, Palazzo Madama e la real chiesa di San Lorenzo, mentre sul retro della piazza si trova il duomo, adiacente ai Musei Reali. Scendendo lungo via Roma si raggiunge piazza San Carlo. Al centro della piazza, di forma rettangolare, si erge una statua equestre di Emanuele Filiberto, mentre sul lato sud si trovano le due chiese gemelle in stile barocco di Santa Cristina e di San Carlo.

A pochi passi dalla piazza è possibile percorrere la Galleria Subalpina. Risalente alla fine dell’Ottocento, rappresenta un modello di galleria commerciale la cui struttura riprende la configurazione dei tipici passages di Parigi. Imperdibile è anche il parco del Valentino, il cuore verde di Torino adagiato sulle rive del Po. Nel parco, la cui superficie supera i quarantadue ettari, si trova il borgo medievale, una replica di un villaggio del 1400 eretto tra 1882 e il 1884 in occasione dell’Esposizione generale italiana. Oltrepassato il Po passeggiando su ponte Umberto I e dirigendosi verso la riva destra del fiume, è possibile scalare il Monte dei Cappuccini da cui è possibile godere di una vista a volo d’uccello sul capoluogo piemontese.

CAFFÈ E RISTORANTI

Caffè Fiorio è uno dei locali storici della città. Inaugurato nel 1780 e situato nella centralissima via Po, il caffè è stato luogo di ritrovo di importanti personaggi del Risorgimento, tra i quali Cavour.

Ancor prima, nel 1763 nacque Caffè Al Bicerin. Tra tavolini in marmo e boiseries, è possibile assaporare il bicerin, la bevanda torinese a base di caffè, cioccolato e crema di latte decantata anche da Alexandre Dumas.

Cianci Piola è una tipica osteria cittadina in cui si possono degustare i piatti tipici della cucina piemontese, come vitello tonnato, acciughe al verde, tajarin e bunet, in un locale, come lo definiscono i proprietari, non convenzionale.

Per una cena, invece, all’insegna della cucina contemporanea sono da provare Contesto Alimentare e Casa Amélie. Contesto Alimentare è una trattoria urbana in cui i piatti della tradizione incontrano le influenze del mondo. In cucina, la chef Francesca Sgandurra, laureata in Antropologia culturale, esprime attraverso il cibo la propria identità secondo i concetti dello slow food. Casa Amélie è l’incontro tra le origini napoletane dello chef Guido Perino e il Piemonte. Le sue ricette, che si caratterizzano dall’uso di materie prime stagionali, non contano mai più di quattro ingredienti per piatto.

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Tra piante, fiori, serre e giardini impeccabili: i Kew Gardens di Londra

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A pochi chilometri dall’affollato centro di Londra, nel tranquillo quartiere di Kew, si trova un’oasi di verde ideale per gli amanti della natura: i Kew Gardens.
Facilmente raggiungibili grazie alla metropolitana, i Kew Gardens, i giardini botanici della capitale inglese, risalgono al 1759, anno in cui la principessa Augusta, madre di re Giorgio III, fondò in questo sobborgo un giardino di nove acri. L’attuale giardino botanico si estende su centoventi ettari di terreno e custodisce al suo interno più di 50.000 varietà botaniche.

Tra le tre serre più visitate del giardino, la Palm House (nella foto qui sopra) è la più spettacolare. Costruita nel 1844 con più di duecento tonnellate di ferro e 16.000 pannelli di vetro, ospita una vasta collezione di palme e piante tropicali. In questa foresta pluviale, dal clima incredibilmente umido e caldo, trovano rifugio piante preistoriche come le cicadofite e la Tahina spectabilis, palma originaria del Madagascar che vive per circa cinquant’anni, in attesa di fiorire una sola volta, per poi morire.

L’esterno della Palm House

Al 1985 risale, invece, il Princess of Wales Conservatory, inaugurato da Lady Diana. La serra è un labirinto di vetro suddiviso in dieci diverse zone climatiche e ospita ecosistemi unici le cui condizioni sono monitorate per mezzo di un sistema interamente computerizzato. Dalle piante carnivore a quelle succulenti, la serra nasconde un segreto: durante l’edificazione, il naturalista David Attenborough ha seppellito una capsula del tempo contenente semi di alcune piante che si riterranno estinte entro il 2085, anno in cui la capsula verrà dissotterrata.

Infine, la terza serra è la Temperate House che custodisce più di mille specie vegetali provenienti dalle aree temperate del pianeta. Costruita nel 1863, la Temperate House è la più grande serra di epoca vittoriana giunta fino a noi.

L’esterno del Princess of Wales Conservatory

I Kew Gardens, conosciuti anche per la Great Pagoda risalente al 1762 e per il giardino giapponese, sono un importante centro di studio e ricerca in cui più di trecento scienziati operano per contribuire alla salvaguardia della Terra e dei suoi ecosistemi.

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